Sovrappesare gli asset rischiosi: la view di Axa Im

A cura del Research & Investment Strategy team di Axa Im
La crisi in Grecia ha monopolizzato l’attenzione degli investitori, facendo passare in secondo piano l’economia reale. È un fenomeno evidente nell’Area Euro dove i mercati azionari sono scesi di oltre il 10% rispetto ai massimi del 2015, nonostante il flusso continuo di notizie positive che confermano la ripresa economica.
Dopo una robusta espansione nei primi tre mesi dell’anno, la crescita dell’Area Euro ha accelerato ancora nel secondo trimestre toccando un tasso annualizzato intorno al 2%. A trainare la crescita sono stati in particolare i consumi privati, favoriti dal calo dei prezzi dell’energia e da una crescita più rapida del credito. L’Italia mostra segnali incoraggianti di ripresa economica, i sondaggi sulla fiducia delle imprese e dei consumatori indicano un miglioramento sostenuto. L’allentamento delle condizioni finanziarie, abbinato alle riforme strutturali degli anni precedenti, inizia a produrre i primi frutti.
Modifiche all’asset allocation: alziamo gli asset rischiosi a overweight, abbassiamo la liquidità.
– A seguito dell’Eurosummit del 12-13 luglio si profila un terzo piano di salvataggio per la Grecia, con una decisa riduzione del rischio Grexit. Alziamo quindi l’allocazione in azioni dell’Area Euro a sovrappeso.
– La correzione del mercato azionario cinese (che potrebbe avere strascichi, quindi consigliamo di mantenere una posizione sottopesata sulle A-shares) dovrebbe avere un impatto limitato sulla domanda domestica poiché i consumatori hanno investito solo il 3% del loro patrimonio in azioni. Non possiamo escludere qualche ripercussione sugli altri mercati asiatici. Riduciamo a neutrale la nostra posizione nei mercati emergenti in Asia.
– Per il mercato obbligazionario confermiamo la nostra view negativa sui Treasury US visto il probabile avvicinarsi del primo rialzo dei tassi da parte della Fed. Le prospettive restano positive per Bund e spread sovrani periferici.
– Ci aspettiamo un miglioramento dello scenario economico globale con un’accelerazione della crescita in Europa e Stati Uniti.
– L’indebolimento della domanda cinese potrebbe essere il motivo dell’attuale dicotomia tra le economie dei mercati sviluppati ed emergenti. Nonostante vi siano alcuni segnali che la crescita in Cina abbia raggiunto i livelli minimi e sia in ripresa, lo scenario economico nel Paese resta incerto dopo la correzione del mercato azionario; il contesto appare debole per i mercati emergenti in generale.
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