Neutrali sul petrolio, sottopesati sull’oro: la view di Lyxor

A cura del team Cross Asset Research di Lyxor
I prezzi del petrolio sembrano esser scivolati con la ripresa delle preoccupazioni in merito alla situazione della Grecia e ai mercati finanziari cinesi; la discesa del valore dell’oro nero ha ricevuto impulsi ulteriori in seguito all’accordo tra i G5+1 e l’Iran, che non farà che aumentare molto velocemente l’offerta di petrolio sul mercato globale. Il nostro target trimestrale del prezzo del petrolio è stato raggiunto e abbiamo spostato il nostro giudizio su una posizione neutrale.
La tregua geopolitica potrebbe permettere all’Iran di seguire il percorso già intrapreso dall’Iraq, prevedendo perciò un incremento delle vendite di petrolio in tempi molto brevi. L’industria di raffinazione statunitense sembra aver incontrato qualche difficoltà nel trattare tutte le riserve di petrolio grezzo accumulate, mentre i produttori di Shale Gas sembrano aver tagliato significativamente i costi per poter sopravvivere sul mercato. Prevediamo che la domanda globale si assesterà a tassi di crescita costanti (guidata dalle consolidate dinamiche dei mercati emergenti) e che l’offerta riassorbirà qualsiasi impatto sui prezzi.
I prezzi dell’oro sono precipitati a seguito della pubblicazione delle riserve ufficiali di lingotti d’oro da parte della PBoC, che sono risultate largamente inferiori alle attese; inoltre la Fed ha riaffermato che le misure per normalizzare il ciclo economico inizieranno a fine anno. Pensiamo che la fase risk-on intrapresa dal mercato peserà ulteriormente nel processo di riaggiustamento del prezzo del metallo prezioso, ragion per cui raccomandiamo di sottopesare l’asset in portafoglio.
L’oro si sta confrontando con situazioni avverse di vario tipo: la frenata della domanda privata cinese e indiana, la ridotta richiesta di riserve d’oro da parte delle banche centrali e la preferenza sempre più marcata dei mercati per asset rischiosi, mentre l’inflazione è lontana dal rendere necessarie misure di controllo.
In Lyxor crediamo che il prezzo dell’oro sia molto vulnerabile durante questa fase in cui il mercato è orientato verso gli asset più rischiosi e che sia fortemente esposto alle politiche monetarie di normalizzazione della Fed del prossimo semestre, che porteranno un potenziale apprezzamento del dollaro e un incremento degli yield obbligazionari. Riteniamo inoltre che la situazione corrente, che presenta un’inflazione perfettamente benigna – anche se da rettificare al rialzo – non è ancora di alcun supporto all’oro come bene rifugio contro le minacce dell’inflazione.
Abbiamo corretto lo scorso mese la nostra posizione di lungo termine sull’oro da neutrale a underweight e rafforziamo questa posizione per la situazione economica attuale.

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