Pil Usa +2,3% al rispetto +2,5% del consensus. Rivisto al rialzo il dato del primo trimestre

Secondo la prima stima del Bureau of Economic Analysis il PIL USA nel secondo trimestre ha evidenziato un rialzo del 2,3%. Le attese del consensus erano fissate per una crescita maggiore pari al +2,6%. Rivisto al rialzo tuttavia il dato del primo trimestre al +0,6% dal -0,2%.
A contribuire positivamente alla crescita de PIL statunitense è stata l’aumento della spesa per consumi delle famiglie americane, +2,9% nel 2T 2015 ben più alta del +1,8% del primo trimestre. Molto buona la crescita della spesa su beni non durevoli che ha mostrato l’incremento più alto (+3,6%) dal 1T 2013.
Altro elemento positivo è stata la ripresa delle esportazioni salite del 5,3%, dato ben migliore rispetto al -6% del trimestre precedente (elemento determinante è stata la lieve debolezza del dollaro evidenziata nel 2T dopo un primo trimestre invece in forte ascesa). Deludono invece gli investimenti (+0,3% rispetto al +8,6% del 1T).
Le cifre sul PIL hanno evidenziato luci e ombre e non cambiano le aspettative sulle prossime azioni della FED. Saranno ora da verificare le prossime cifre su inflazione e non farm payrolls (e la seconda stima sul PIL del 2T pubblicata il 27 agosto) per rivedere le prospettive sul timing del rialzo del costo del denaro. Crediamo che, nonostante le probabilità di rialzo dei tassi da parte della FED a settembre siano molto elevate, lo scenario più probabile sia quello di un incremento a dicembre del costo del denaro di 25 punti base.
Il cambio eurodollaro ha mostrato qualche oscillazione ma senza evidenziare variazioni significative come si può osservare nel seguente grafico.
A cura di Filippo Diodovich, market strategist IG

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