Rame, S&P taglia il target price. Ma i corsi sono al test di un’importante resistenza

Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso le stime di prezzo del rame. Secondo l’agenzia di rating, il calo dei prezzi dovrebbe essere dell’11% rispetto alla precedente stima a 5.290 dollari per tonnellata. La giornata di ieri ha tuttavia visto un avanzamento generalizzato delle quotazioni dei metalli non ferrosi, favorite dai toni accomodanti espresso dal presidente Draghi in merito alle politiche monetarie, ignorando le revisioni al ribasso alle stime economiche apportate dalla Bce, già in larga parte scontato dall’andamento negativo del mercato degli scorsi mesi. Il rialzo dei prezzi in euro è stato accentuato anche dal parallelo rafforzamento del dollaro contro la divisa unica, confermando una fase di andamento non correlato di valutario e materie prime.

La seduta odierna vede invece prevalere le prese di beneficio alla vigilia dell’importante dato Usa sull’occupazione che, se confermasse i progressi raggiunti negli ultimi mesi, potrebbe convincere la Fed ad interrompere la politica di tassi nulli questo mese.

Dal punto di vista tecnico il rame – affermano gli analisti di Wings partners Sim – è prossimo al test dell’importante livello di resistenza tecnica dei 5.300 dollari per tonnellata, rappresentato dalla media mobile a 50 giorni, salvo tornare oggi a scambiare a ridosso di quota 5.200. L’importanza dei dati macro in pubblicazione nel pomeriggio e l’assenza degli operatori cinesi limitano tuttavia le condizioni di liquidità e vedono un livello molto basso dei volumi scambiati in mattinata”.

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rame

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