Il successo della Bce: la view di Kempen

A cura di Roelof Salamons, Chief Strategist and Head of the Allocation Team, Kempen Capital Management
“La notizia positiva è che l’espansione del credito riprende quota. Ma la decisione della BCE di acquistare titoli di stato è giunta troppo tardi, quindi non si sa se la ripresa è stata una conseguenza di questa mossa o se invece si sarebbe avviata ugualmente. Per cui non è chiaro se questa misura funzionerà. Ma questo approccio può far emergere rischi nel lungo termine. Acquistando titoli di stato, la banca centrale spinge i tassi a lungo termine al ribasso. Significa dire agli investitori che dovrebbero assumere ulteriori rischi, gli investitori modificheranno i portafogli.
In tal modo la BCE esercita un effetto dirompente sui mercati finanziari, perché il segnale trasmesso dal prezzo non funziona più. Qual è il costo reale del capitale se il prezzo degli investimenti privi di rischio, i titoli di stato, viene ridotto? La conseguenza può essere un uso errato del capitale e gli investitori possono assumere più rischi del dovuto.
La gente potrebbe decidere di non acquistare titoli di stato ma crediti perché offrono una performance migliore, ma i crediti sono più rischiosi.
Gli interventi della BCE possono ritardare il processo di adeguamento. Il numero di fallimenti rimane basso, non ci sono riassetti aziendali, c’è sovracapacità produttiva e i paesi rinviano le riforme. Tutto considerato, sono scettico del successo di questo approccio, ma purtroppo era l’unico stimolo possibile.
Draghi assume una condotta morbida. Non è ancora il momento di agire, ma crescita / inflazione basse più rischio di downside portano la BCE a seguire attentamente tutte le informazioni che le perverranno al riguardo. Ci ricorda che il QE è un programma flessibile di cui può adeguare l’entità, la composizione e la durata”.

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