Brasile, un tonfo per l’economia e per il real

Il real, la moneta brasiliana, ha segnato ieri il minimo storico dalla sua introduzione contro il dollaro Usa arrivando a sfiorare la soglia posta a quota 4. Il trend ribassista è dovuto, in particolre, alle preoccupazioni per l’economia brasiliana e i timori di un nuovo declassamento del rating del Paese dopo quello di Standard & Poor’s del 9 settembre scorso, quando l’agenzia ha declassato a junk (spazzatura) i titoli del debito carioca.

Gli investitori, secondo Bloomberg, temono che la presidente brasiliana Dilma Rousseff non riesca a trovare in Parlamento il supporto necessario per i tagli di spesa e gli aumenti delle tasse necessari a rafforzare il bilancio statale. La Rousseff è inoltre impelagata nello scandalo Petrobras.

Anche il Pil sembra destinato a contrarsi in modo deciso, almeno per una percentuale pari al 2,7% contro il 2,55% stimato in precedenza dalla Banca centrale brasiliana.

nel frattempo, l’indice Bovespa, benchmark di riferimento per la Borsa azionaria del Brasile, segna un ribasso comunque limitato al 7,50% da inizio anno.

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