L’Orso graffia anche i titoli minerari e le commodity. Gli Etc per sfruttare la situazione

Le prese di beneficio sui listini azionari sono state particolarmente pesanti in Europa, con i maggiori indici in ribasso di oltre il 3%, ma non hanno risparmiato ne il comparto americano ne quello asiatico questa mattina; tra le vittime eccellenti di questa rinnovata avversione al rischio anche il settore minerario e della materie prime, con Glencore crollata di un ulteriore 10% ai minimi storici a guidare la mattanza. Anglo American, Arcelor Mittal e Antofagasta hanno tutte subito ribassi superiori al 6%. Kaz Minerals è addirittura crollata del 21 per cento.

Allo stesso tempo sono stati colpiti anche i prezzi delle materie prime, con i metalli non ferrosi ieri artefici di un sostanziale ribasso guidato ancora una volta dal rame che si avvicina pericolosamente al supporto posto a 5.000 dollari per tonnellata “sulla scia – affermano glianalistidi Wings Parners Sim – di ulteriori indiscrezioni che vedono surplus crescenti nei mesi/anni a venire”.

Ad aggravare la situazione si è poi aggiunta Nomura che prevede un surplus crescente di rame con un eccesso di offerta sulla domanda pari a 598mila tonnellate entro il 2017, elemento che certo non depone favorevolmente sulle prospettive delle quotazioni.

Per sfruttare un potenziale ribasso delle commodity in generale, a Piazza Affari sono disponibili una serie di Etc short ad hoc: Etfs Daily Short All Commodities, Etfs Daily Short Industrial Metals ed Etfs Daily Short Copper.

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