Sound Energy, un titolo per approfittare al meglio di un possibile recupero del greggio

a cura di Francesco Maggioni

Il grafico riportato di seguito è un mensile dell’azione Sound Energy, una società europea specializzata nella esplorazione e produzione di petrolio e gas, quotata all’AIM di Londra.
Il London AIM è un segmento specializzato in società di minori dimensioni ma con alti potenziali rispetto al tradizionale London Stock Exchange: infatti Sound Energy ha una capitalizzazione di mercato di soli 80 milioni di sterline.
Le small caps, di cui Sound Energy è un esempio, tendono a sovraperformare le rispettive large caps e, considerando che il petrolio è ritornato intorno ai minimi degli utlimi dieci anni, alcuni vedono un potenziale rimbalzo sia sull’oro nero che nelle azioni ad esso collegato.
Questa è una doverosa introduzione ad una azione che forse in pochi conoscono. Il mio studio si basa sul grafico (che trovo interessantissimo) quindi esula comunque dalla attività in cui la società opera: di seguito le ragione del mio interesse.

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Nello stesso grafico, ho aggiunto i miei studi e si può notare come esso sia tutto d’un tratto molto piu interessante. Prima di tutto si può vedere come l’azione sembra abbia completato un rounding bottom di lungo periodo e si stia muovendo su prezzi piu alti, seguendo un movimento circolare simile al precedente movimento ribassista, iniziato con la sua quotazione nel 2005 e conclusosi nel 2012. E’ stato un movimento ribassista durato sette anni.
Se i mercati hanno movimenti speculari sia in termini di prezzo che di tempo, come diceva Gann, allora è possibile che il relativamente nuovo movimento rialzista abbia la sua conclusione nel 2019, ovvero sette anni dal 2012.
L’anno 2012 è sicuramente un anno di svolta per l’azione per diverse ragioni. Prima di tutto perchè da allora l’azione sta continuando a fare dei minimi superiori ma anche perchè con la candela di ottobre 2012 si ha una esplosione di volumi, tipica di una capitulation. Una capitualtion avviene quando dopo un lungo e costante declino di un’azione, tutti gli investitori sono in perdita e su di loro continua a montare la paura della perdita e un dolore fisico ad essa associata: quando i prezzi raggiungo un minimo, la paura e il dolore avvertito dagli investitori diventano troppo forte per cui essi devono disfarsi dell’azione, e ciò avviene contemporaneamente. In quell’istante si ha quindi che tutti gli investitori vendono l’azione nello stesso momento. Da quel momento in poi, l’azione solitamente non fa che salire, e avviene, a seguito di una capitulation, una inversione. In quest’altro grafico  è facile identificare con la candela di ottobre 2012 una vera e propria capitualtion.
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I volumi sono ancora importanti dopo ottobre 2012. Infatti si può vedere nel grafico soprastante, come maggiori volumi sono collegati a prezzi piu alti dell’azione, stando a significare che sono veri e propri compratori quelli che stanno facendo salire l’azione. Questo è il movimento rialzista più sano per un’azione. Differente se a prezzi piu alti avessimo assistito a una rarefazione dei volumi: in questo caso era presumibile ipotizzare che saremmo stati di fronte a ricoperture e che il movimento primario rimaneva ribassista, con i grossi investitori pronti a vendere grandi quantità una volta che il prezzo fosse salito abbastanza.
Il grafico quindi porta a credere che c’è reale interesse nell’azione, ma quali sono dei target ragionevoli?

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I target sono elencati nel grafico soprastante. E’ interessante notare come l’azione si trovi all’interno di due livelli, 14 GBp e 32 GBp e che in passato una volta rotta la resistenza (supporto) ha accelerato andando subito al livello sottostante (sovrastante): non sembra sia il caso questa volta, almeno fino a ora. Non mi stupirebbe se comunque come in passato, l’azione avesse dei movimenti ampi e improvvisi, andando proprio a ridosso del livello superiore, ovvero 32 GBp.
Diverse metodologie portano a trovare dei target tra l’area dei 28 GBp e 39 GBp.
Proiettando la stessa ampiezza (100%) del precedente movimento rialzista (linea viola AB) si ottiene proprio l’arrivo alla resistenza statica di 39 GBp (il 100% è a 36,75 GBp per la precisione).

L’estensione di Fibonacci del movimento rialzista ABC mostra che il 161.8% è a 50 pence mentre il 261.8% è a 71 pence. Entrambi molto vicini alle loro più vicine resistenze statiche.

E se invece mi sbagliassi? Se l’attuale movimento rialzista fosse invece un semplice rimbalzo (nonostante il confortante comportamento dei volumi) inserito in un intatto movimento ribassista?
Un supporto critico sul grafico mensile è il minimo di gennaio 2015 a 8,67 GBp. Una sua violazione significherebbe che l’azione è diretta verso i minimi storici o anche la loro violazione. Un livello intermedio è il minimo di giugno 2015 a 12,70 GBp in quanto è questa candela che sostiene tutto il successivo movimento rialzista.

Anche osservando grafici di timeframe minori non si trovano altri livelli se non quelli gia’ menzionati. È importante ricordare, come dal titolo, che questo studio tratta una small cap che tende ad avere movimenti molto piu ampi e improvvisi rispetto alle rispettive large caps dello stesso settore e quindi un investimento in questa azione deve tener conto di queste peculiarità. Quindi una corretta position sizing è imperativa in questa occasione.

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