Mercati molto tecnici

A cura di Corrado Cantore
La scorsa settimana si è assistito ad un poderoso movimento positivo di tutti i mercati azionari mondiali misurabile in termini di un apprezzamento medio dell’ordine di un 4-4, 5% con punte di crescita molto rilevanti per alcuni mercati emergenti e primi tra tutti quello russo che ha visto una crescita dell’indice IRTS dell’ordine di un 15,8% (anche se questa variazione verosimilmente sottende anche una dinamica tra a rublo e dollari che debbo verificare).
Il movimento di forte crescita può leggersi sotto forma di effetto conseguente allo sviluppo contestuale delle seguenti concause ciascuna delle quali richiede un ovvio supplemento di riflessione (qui i grafici):
1) L’insieme dei mercati azionari mondiali descritto dall’indice M.S.C.I. All Country sta reagendo ad una indicazione di ordine tecnico molto rigorosa leggibile in figura un 1 posta sull’avvenuto perfetto riconoscimento di un ritracciamento del 38, 2% e dell’onda di crescita prodottasi dall’estate del 2011 all’estate del 2015.
Proprio il rigore con il quale di indice in esame ha avviato il movimento di crescita e che ha visto una amplificazione in settimana, impone di leggere con assoluta attenzione il parallelo segnale di ordine tecnico, descritto in figura 2 riguardante l’avvenuto riconoscimento delle resistenze statiche e prodottesi sugli minimi di dicembre 2014 – Inizio 2015.
2) Il movimento dell’indice M.S.C.I. All Country risente molto della dinamica del mercato azionario americano a riguardo del quale mi attendevo della volatilità negli ultimi due giorni della settimana e, si legge in figura 4 come a seguito di uno strappo positivo rilevante intervenuto nella sessione di giovedì 8 Ottobre, il successivo movimento di venerdì sia stato assolutamente nullo e pari ad un pressoché trascurabile più 0,11%. Proprio la struttura del mercato americano, o per meglio dire la manifesta frenata alla crescita registrata nella giornata di Venerdì, potrà condizionare l’evoluzione dei mercati azionari europei ad inizio di settimana.
3) Mi esprimo in questo modo anche per la situazione tecnica dell’indice M.S.C.I. Europa di figura 5 il quale ha raggiunto ma non superato il massimo della formazione di consolidamento avviatasi a partire dal 25 di Agosto.
4) Un elemento indubbiamente importante riguardanti l’andamento dei mercati azionari è stata la crescita del prezzo del petrolio pari a oltre il 9% in settimana per il petrolio Brent. Si legge in figura 6 una dinamica del petrolio Brent piuttosto bene rispondente, con il forte strappo rialzista registrato negli ultimi dieci giorni, all’avvenuto abbandono al rialzo della fase di consolidamento e posta tra 47 e 50 dollari al barile. L’avvenuto riconoscimento del massimo di fine Agosto potrebbe ora attenuare questo movimento positivo del petrolio.
5) A lato di queste considerazioni di ordine tecnico si deve tornare necessariamente fare una riflessione sul fatto che i mercati stanno reagendo a manifestazione di volontà circa un atteggiamento sempre più accomodante da parte della politica monetaria della BCE e in merito alla quale, come si legge negli articoli di cui propongo il link, il presidente Draghi ha annunciato una sua disponibilità ala adozione di misure più decise rispetto quelle deliberate in passato sia in termini di quantità di moneta da porre sul mercato sia in termini di durata dell’operazione del quantitative easing europeo.
E’ tuttavia un dato incontrovertibile, come peraltro introdotto e spiegato nel secondo articolo, che le sole politiche di quantitative easing non stanno dispiegando l’efficacia attesa ma anzi, ….aggiungo io…, possono creare i prodromi di quella difficile situazione che potrebbe presto interessare i mercati finanziari del reddito fisso europeo, e di riflesso del mercato del risparmio gestito, e fatto di tassi di interessi prossimi allo zero sulle varie scadenze e di una situazione di crescente liquidità da impiegare.
Vedremo in questo inizio di settimana la reazione dei mercati a questi prime considerazioni di fondo che verranno ora sviluppate e approfondite nel TK’s Sentiment Outlook di domani per meglio capire se permane la situazione di elevata volatilità caratterizzante la situazione di consolidamento creatasi a partire dal 25 di Agosto o non piuttosto i mercati vorranno ignorare le diverse considerazioni qui esposte e muoversi al rialzo e in tal caso non potremmo non prendere atto che alla fine della fiera sono i mercati che determinano i loro destini al quale non possiamo non allinearci.

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