L’approccio non direzionale è vincente sull’azionario Europa

A cura di Gianmarco Mondani, Roberto Cantaluppi e Paolo Longinotti, team Non-Directional Equity di Gam
Dopo un solido rimbalzo nel mese di luglio, in seguito al compromesso raggiunto sulla questione greca, i mercati azionari europei nei due mesi successivi hanno subito forti pressioni, chiudendo il trimestre in perdita di quasi il 10%. La ragione principale è da ricercare in una serie di notizie negative provenienti dalla Cina e, in senso più ampio, dal contesto degli Emergenti. Le conseguenze di ciò e dell’associata debolezza delle valute locali, le aspettative di crescita per gli utili societari europei nel 2015 sono state tagliate a un mero 1%, in calo rispetto ai valori a doppia cifra d’inizio anno. Se queste previsioni si verificheranno, il 2015 sarà il quinto anno consecutivo in cui l’azionario europeo non mostrerà crescita degli utili, nonostante il supporto quest’anno derivante da un euro debole, dal crollo del prezzo del petrolio e dal calo del costo dei prestiti.
Un contesto di scarsa crescita degli utili continua ad essere lo scenario ideale per scegliere i titoli vincenti. L’Europa offre uno scenario di questo tipo da ormai un bel po’ di tempo. In effetti, quando la società media non cresce, la differenza è molto marcata tra le società capaci di crescere più del 15% e sorprendere e quelle che devono pubblicare un calo degli utili e deludere. Al momento il quadro attuale è molto favorevole allo stock picking ed alla generazione di alpha con la nostra strategia.
Tra gli esempi dei titoli che nell’ultimo trimestre hanno superato le aspettative sugli utili e sono cresciuti durante il periodo ci sono, tra i difensivi, Orpea, Korian, Galenica e Ferrovial; tra i ciclici Ryanair, Tui e Pandora; tra i tecnologici Optimal Payments, Wirecard, Ingenico e Rightmove; tra gli industriali Thales e tra le telecom Drillisch e United Internet. Anche la parte corta di portafoglio ha contribuito alla generazione di alpha.
Opportunità su ciclici ed healthcare. Il portafoglio rimane posizionato long su titoli con una grande visibilità sugli utili, che troviamo soprattutto tra i ciclici e gli healthcare, così come anche tra le banche ed il settore dei beni di consumo di base. Andiamo short su titoli con fondamentali in deterioramento, soprattutto tra industriali a livello globale e servizi ciclici. Nello scorso trimestre, abbiamo chiuso posizioni lunghe sul settore dei media dopo aver osservato alcuni trend allarmanti nello spazio pubblicitario americano, che potrebbero manifestarsi anche in Europa. Abbiamo inoltre ridotto la nostra posizione lunga sul settore dei tecnologici come risultato di un indebolimento del ciclo dei semiconduttori e di valutazioni in alcuni casi elevate. Infine, abbiamo chiuso il nostro posizionamento short sulle assicurazioni – dove adesso le valutazioni sono convincenti – e nelle utility, dove abbiamo trovato alcune posizioni long nelle utilities non tradizionali, come aeroporti e operatori autostradali. Nel trimestre abbiamo ridotto la nostra esposizione lorda, facendo ricorso anche all’utilizzo di alcuni momentum baskets.
Nel settore dell’healthcare siamo long su Galenica: la società farmaceutica elvetica ha registrato utili significativamente superiori alle aspettative nel primo semestre dell’anno e ha migliorato la sua guidance. Il recente lancio negli Stati Uniti del farmaco contro l’anemia Injectafer, sta procedendo più velocemente del previsto. Allo stesso tempo, hanno annunciato l’ottenimento di una licenza di un altro farmaco attraverso la joint venture con Fresenius Medical Care. E questo ha rinforzato il valore strategico dell’accordo e ha aumentato le prospettive di crescita della società.

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