Cosa sono i Robo-Advisors?

A cura di Daniele Bernardi, Ad Diaman Scf
Mercoledì 28 novembre ASCOSIM ha organizzato una conferenza sui Robo-Advisor che mi ha visto partecipare in qualità di relatore alla tavola rotonda finale. Cercherò di dare una definizione di Robo-Advisor per quanto anche all’interno della sala non c’era una vera uniformità di vedute sulla stessa:
Robo-Advisor è un servizio di consulenza che prevede l’automatizzazione dei processi del servizio di consulenza finanziaria, che vanno dal marketing e l’acquisizione del cliente, alla valutazione di adeguatezza, per finire con i portafogli modello che vengono proposti al cliente.
Con sorpresa, (ma poi nemmeno tanta) si è evidenziato che i cosiddetti Millennials (ovvero coloro che sono nati dopo il 1990) rappresentano per ora solo il 3% del mercato di coloro che scelgono formule più o meno automatiche di erogazione dei servizi di investimento.
E’ vero che questi millennials avranno bisogno di gestire i soldi tra 10 anni e non adesso, come è vero che questa fascia di età non intende andare in banca per alcun motivo, tantomeno per comprendere come effettuare i propri investimenti, ma quindi chi sono i clienti di tali servizi?
E’ venuto fuori che sono i clienti non fidelizzati e probabilmente non fidelizzabili che preferiscono avvicinarsi a forme asettiche di servizio che non prevedono la relazione umana; coloro che sono insoddisfatti dei risultati ottenuti da consulenti o promotori, coloro che pensano che in qualche modo è meglio sbagliare da soli piuttosto che siano gli altri a sbagliare per te.
Sta di fatto che in Italia i numeri sono ancora ridotti, per non parlare di praticamente inesistenti, e che a mio avviso sia necessaria una fase di profonda educazione se si vuole che tali strumenti diventino popolari e accettati dal pubblico.
Molto bello è stato l’intervento di Ignazio Rocco di Torrepadula che ha fatto una disamina molto interessante sulle opportunità che i Robo-Advisors avranno per i promotori e i consulenti indipendenti, oltre che per le banche anche se nutriva un poco di dubbi sulla capacità delle ultime di innovare.
A mio avviso un modello come MoneyFarm, che pur apprezzo per il coraggio, non è vincente, poiché hanno automatizzato tutto il processo di acquisizione del cliente e di adeguatezza ma poi hanno la presunzione di gestire i portafogli tramite un comitato investimenti e temo che alla prima vera crisi finanziaria perderanno tantissimi clienti.
b2ap3_thumbnail_Screenshot-2015-10-30-19.02.36.png
Il vantaggio dei modelli matematici, ovvero dell’automatizzazione dei processi di investimento, invece è quello di eliminare la componente emotiva che tipicamente inganna gli investitori, mentre la relazione umana tra il cliente ed il suo consulente, sia esso finanziario o indipendente, è fondamentale per comprendere e superare i momenti di crisi, quindi tra i vari modelli possibili, quello a mio avviso vincente non è nemmeno quello di Robo-Advisors completo, (in centro nell’immagine sopra) bensì quello dove i consulenti utilizzano processi standardizzati per trovare su internet, affiliare e profilare i clienti, ma per le scelte di quale modello più si adatta alle loro caratteristiche utilizza l’esperienza e la competenza, evitando di mettersi in prima persona a prendere quotidianamente decisioni di investimento, ma gestendo la relazione con il cliente per massimizzare la sua soddisfazione. (spicchio superiore)

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!