Eurozona in ripresa: come posizionarsi?

Probabilmente a causa della recente turbolenza sui mercati finanziari globali, sia la Banca Centrale Europea (BCE) che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno attribuito scarsa importanza alla ripresa dell’attività economica dell’Eurozona nel breve periodo. Senza dubbio ciò avrà intaccato la fiducia degli investitori, soprattutto sulla scia delle politiche monetarie accomodanti implementate dalla BCE. Tuttavia, nonostante le revisioni al ribasso del PIL per l’Eurozona, le previsioni di crescita restano forti, trainate principalmente dalle esportazioni e dalla ripresa della domanda interna.
Crescita del PIL dell’Eurozona: di recente, ruolo significativo dei consumi privati: contributo cumulativo del PIL dell’Eurozona (in punti percentuali) per componenti principali dal 1°T 2010
PIL eurozona componenti
La crescita interna dovrebbe rafforzarsi ancora Mentre le esportazioni nette sono state determinanti nel trainare la crescita dell’Eurozona negli ultimi anni, la domanda interna e soprattutto i consumi delle famiglie hanno svolto un ruolo sempre più importante nel processo di ripresa dell’attività. La fiducia rappresenta un fattore essenziale per la crescita economica. In WisdomTree osserviamo con attenzione l’andamento dell’Indicatore del sentiment della Commissione Europea, una misura composita della fiducia di consumatori e imprese che storicamente si è rivelata un indicatore previsionale attendibile e puntuale delle attività economiche della regione. Come illustra la figura di cui sotto, l’indice anticipa piuttosto fedelmente la crescita nominale delle spese per i consumi privati dell’Eurozona. L’aumento della fiducia ha incoraggiato la crescita dei consumi e gli ultimi dati indicano che il trend potrebbe continuare. Questa crescita è ulteriormente supportata dall’allentamento monetario della BCE e alcuni degli indicatori monetari di cui seguiamo l’andamento, come l’M1, sottintendono il protrarsi del sostegno al trend.
Copertura monetaria: il WisdomTree Europe Equity UCITS ETF USD Hedged (HEDJ) replica la performance degli esportatori europei al lordo delle commissioni, neutralizzando al contempo gli effetti dell’andamento dell’euro contro il dollaro. Anche se l’HEDJ è ben posizionato per accedere alla crescita globale e a dinamiche più competitive rispetto a un euro debole, ci aspettiamo comunque il proseguimento di una domanda interna favorevole che consenta agli investitori di scommettere sulla ripresa locale tramite le small cap europee.
Small Cap: Il trend è proseguito nel 20152 e questo perché le small cap sono solitamente trainate dalla domanda interna, a differenza delle large cap che invece possono avere una considerevole esposizione sull’estero. Una ripresa trainata dalla domanda nazionale nell’Area Euro dovrebbe andare a vantaggio del DFE che offre agli investitori un orientamento ciclico oltre che un’enfasi sui titoli di qualità di tipo value. Gli investitori che credono nelle prospettive di crescita locali della regione dovrebbero continuare a privilegiare le small cap.
A cura di Wisdom Tree Europa

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!