Brembo vola a Piazza Affari in scia alla trimestrale. I prossimi obiettivi tecnici del titolo

Brembo sugli scudi a Piazza Affari, dove un rialzo del 4% circa, in scia ai risultati dei primi nove mesi di quest’anno, archiviati con un fatturato in crescita rispetto all’esercizio precedente del 15,6% a 1549,1 mln di euro (+9,3% a parità di cambi) e un utile netto di 132,1 mln in migliormento del 40 per cento. L’Ebitda è stato pari a 266,8mln (+28,4%), l’Ebit è salito del 37,1% a 184,4 mln mentre l’indebitamento netto è sceso di 104,4 mln di euro.

Il principale contributo alla crescita dei ricavi deriva ancora una volta dalle applicazioni per auto, in incremento del 20,2%. Bene anche il settore delle moto, in crescita del 9,3% e quello dei veicoli commerciali in progresso del 16,5%. Il settore delle competizioni risulta in calo nel trimestre del 16,7% per effetto del deconsolidamento di Sabelt a partire dal 1 giugno 2015. Confrontando i due periodi in maniera omogenea si registra un incremento del comparto racing del 10,3%.

A livello geografico le vendite in Germania aumentano del 19,3%, nel Regno Unito del 10,2% e in Francia del 2,9% rispetto al terzo trimestre 2014. In debole calo il mercato italiano, in riduzione dell’1,1% trimestre su trimestre. Per quanto riguarda i paesi asiatici, il mercato indiano cresce del 27,7% (al netto dell’effetto cambi +14,2%). Bene anche Giappone e Cina, che crescono del 54,2% e del 12,6%, rispettivamente. Il Nord America (USA, Canada e Messico) prosegue il suo sviluppo, incrementando le vendite del 31,1% (12,7% a tassi di cambio costanti). Il Sud America (Argentina e Brasile) riflette il perdurare della difficile situazione del mercato automotive ed è in calo del 29,7% (-14,5% a parità di cambi).

Prevedibile evoluzione della gestione Gli ordinativi in portafoglio confermano, a detta del management, per la restante parte dell’anno una buona crescita di ricavi e margini.

Dal punto di vista tecnico il titolo Brembo è però oggi stato respinto (dopo il forte suddetto rialzo) dalla reeistenza statica di medio periodo posta a quota 42,60 euro. Un ostacolo che, almeno nel breve termine, potrebbe rappresentare un livello assai ostico da oltrepassare, soprattutto considerando il fatto che tutti i principali indicatori e oscillatori tecnici sono ormai in area di ipercomprato. Meglio quindi attendere eventuali parziali prese di beneficio prima di puntare su un ulteriore allungo dei corsi verso la soglia dei 5 euro.

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Brembo grafico

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