Italia: una ripresa debole

a cura di MazzieroResearch.com

Una ripresa debole, questa è l’estrema sintesi che emerge dal XX numero dell’Osservatorio trimestrale Mazziero Research.
La ripresa è talmente debole che non riesce nemmeno a trasformare gli aspetti positivi esterni – bassi prezzi del petrolio, tassi quasi a zero quando non negativi, acquisti aggressivi della BCE – e quelli interni – consumi in aumento, crescita della produzione industriale e ripresa degli investimenti, segnali incoraggianti dal mercato del lavoro – in una crescita stabile.
Il progresso dello 0,2% del terzo trimestre, dopo uno 0,4% e uno 0,3% dei primi sei mesi, sebbene metta quasi al riparo quell’obiettivo dello 0,9% indicato dal Governo, appare come un pavimento cedevole pronto a franare se non posto subito in sicurezza.
In tutto questo, il debito pubblico è tornato a crescere e salirà ancor di più, salvo durante la finestra di abbellimento di fine anno.
“Anche se il cielo appare più sereno – afferma Maurizio Mazziero – non sappiamo ancora se la tempesta sia passata o ci si trovi solo nell’occhio del ciclone“.

Stime debito pubblico sino a giugno 2016
I modelli previsionali della Mazziero Research stimano un debito pubblico per il mese di ottobre 2015 a 2.214 miliardi di euro, salirà anche a novembre per poi scendere a dicembre concludendo l’anno in una zona compresa tra 2.180 e 2.190.
Tornerà a salire sin dall’inizio del 2016, segnando un nuovo massimo storico a maggio tra 2.263 e 2.285 miliardi, seguirà un calo nel mese di giugno verso un valore compreso tra 2.252 e 2.277 miliardi.

Stima spesa per interessi a fine 2015
La spesa per interessi ha raggiunto a fine settembre 2015 la cifra di 56,8 miliardi di euro; i modelli previsionali della Mazziero Research stimano una spesa totale a fine 2015 pari a 72 miliardi di euro.

L’Osservatorio trimestrale completo è scaricabile cliccando qui.

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