“Quest’anno abbiamo puntato molto sull’Expo tendo aperto nei mesi estivi con un calendario di altissimo livello. Purtroppo questa scommessa non ha avuto i risultati sperati. Inoltre abbiamo accusato il rafforzamento del dollaro (il mercato degli artisti è in dollari)”. Ad affermarlo è Alessandro Cavalla, amministratore delegato di Blue Note, che ha pesentato l’outlook per l’esercizio in corso alla Small Cap Conference di Borsa Italiana. “Nonostante ciò – tiene a precisare Cavalla – il fatturato 2015 si prospetta in crescita (mentre la redditività sarà inferore alle stime) e potremmo continuare a distribuire agli azionisti una sorta di dividendi sotto forma di vaucher per i nostri eventi e il nostro ristorante, così come avvenuto nell’esercizio precedente (con un payout del 4% circa)”.
Jazz club con apprezzato ristorante annesso, aperto nel 2003 nel quartiere Isola a Milano (ora trendy) il Blue Note vanta un netwok con casa madre a New York con locali in tutto il mondo.
Tre linee di business: musica live, food & beverage e corporate/eventi. Oltre 300 gli spettacoli all’anno con una quota di mercato in italia del 25% in termini di fatturato. E, tra i fiori all’occhiello, una partnership con Radio Monte Carlo.
Il futuro: “Abbiamo assunto nuovi dipendenti nel settore commerciale e la stagione natalizia promette molto bene – ha affermato Cavalla – Vogliamo inoltre fare educational con una serie di lezioni, anche online”. Non solo. “Siamo aperte ad operazioni strordinarie, purchè sinergiche e continuamo a monitorare l’opportunità di aprire nuovi locali, anche se Roma resta in stand-by per il momento”.