Draghi potrebbe deludere un mercato troppo pretenzioso

a cura di Vincenzo Longo, market strategist di IG

Apertura di settimana in positivo per le Borse europee che continuano a dare seguito ai rialzi in vista della Bce. La riunione della Banca centrale europea rappresenta sicuramente il principale market mover in una settimana densa di appuntamenti interessanti (tra cui spiccano i dati sui Non Farm Payrolls di novembre e la decisione dell’OPEC sulla produzione di greggio). Le nostre aspettative sulle prossime manovre Bce propendono per un taglio dei tassi di interessi sui depositi di 15 punti base (dal -0,2% attuale). Crediamo che questa eventualità sia già completamente prezzata dal mercato, dato che in questo momento i tassi di interesse sui titoli governativi con scadenze fino ai 2 anni in Europa sono tutte sotto zero. Quello che il mercato non sconta, o almeno, prezza con una probabilità del 50%, riguarda la revisione del piano di Quantitative Easing (QE). Nuovi annunci su questo fronte potrebbero riguardare sia un’estensione della durata di almeno 6 mesi sia l’introduzione di nuovi asset oggetto di acquisto. Ovviamente quest’ultimo step implicherebbe l’innalzamento automatico degli acquisti mensili almeno a 75/80 miliardi di euro.

Dato che il mercato, a nostro avviso, non sconta completamente queste modifiche al QE, ci aspettiamo che ogni notizia su questo fronte sorprenderà almeno una buona parte degli operatori, con implicazioni rilevanti sui mercati. Crediamo che i recenti dati macro migliori delle attese arrivati dalla zona euro (in ultimo la stima flash dell’inflazione tedesca di novembre rilasciata oggi) dovrebbero ridurre l’esigenza di una manovra imponente nella riunione del prossimo giovedì. Draghi potrebbe preferire di estrarre la pistola dal suo arsenale e lasciare da parte il bazooka per il 2016, anche perché le munizioni stanno per finire.

I Non Farm Payrolls dovrebbero rappresentare per lo più un non-evento. A due settimane dalla riunione della Fed, crediamo che ormai la decisione sul rialzo dei tassi sia quasi una certezza. In questo momento i Fed Funds Futures sintetizzano una probabilità di ritocco a dicembre del 78%. Sui mercati, oggi abbiamo assistito a una prosecuzione degli acquisti. Si tratta per lo più di ultimi riposizionamenti in vista di giovedì. Il mercato sta arrivando a quell’appuntamento in maniera troppo euforica e se Draghi dovesse limitarsi a tagliare i tassi sui depositi probabilmente la delusione sarà tanta. Anche il cambio Eur/Usd, dopo una violenta escursione in area 1,04, potrebbe rimbalzare considerevolmente per stabilizzarsi in area 1,06.

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