La crisi politica in Medio Oriente affonda la lira turca, fiducia in crescita nell’Eurozona
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Il surriscaldamento della situazione mediorientale ha determinato il crollo della lira turca. Un altro tracollo lo ha subito il mercato azionario cinese in scia allo scandalo (si parla di falsificazione della rendicontazione) di alcune società di brokeraggio: Citic Securitities e Guosen Securities, a cui potrebbe aggiungersi Haitong Securities.
- Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che prevede il risanamento di quattro istituti di credito, battendo sul tempo l’entrata in vigore del bail-in prevista il 1° gennaio 2016.
- Il Pil USA nel terzo trimestre è stato rivisto al rialzo in linea con le attese. Bene l’indice di fiducia Ifo delle imprese tedesche, salito oltre le stime. Nell’Eurozona il Pmi ha toccato il livello più alto degli ultimi 54 mesi.
Mercati
Azioni. Il mercato azionario cinese ha subito una pesante flessione, l’indice di Shangai ha infatti perso il 5,5% mentre il CSI 300 il 5,4%. Questa notizia sembra un’ulteriore conferma della scarsa trasparenza del mercato azionario cinese. Negativo anche l’indice di Hong Kong che chiude la settimana segnando -3,02%. Positive le Borse europee che archiviano la settimana in territorio positivo, con valori intorno all’1%; il miglior listino europeo è Piazza Affari dove l’indice FTSEMIB segna +2,1%.
I conflitti tra Russia e Turchia sono stati mitigati dalle dichiarazioni di Obama. I rispettivi mercati finanziari, tuttavia, sono stati segnati dalle vendite. L’indice russo ha una performance settimanale negativa dell’1,70%; più pesanti le perdite sul mercato turco (-6,25%). Le tensioni in Medio Oriente hanno inevitabilmente portato ad un incremento del valore del petrolio, e quindi dell’intero settore Energy che durante la settimana ha guadagnato l’1,8%.
Obbligazioni. Un clima generalmente positivo per i mercati dei titoli di Stato a livello internazionale. I rendimenti sono infatti scesi sulle varie scadenze e il Tesoro italiano ha ottenuto positivi risultati d’asta, collocando Bot e Btp a medio e lungo termine con rendimenti in calo. Sul mercato obbligazionario corporate hanno registrato aumenti i corsi delle sole obbligazioni appartenenti al segmento investment grade americano ed europeo.
Da tenere d’occhio in settimana
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
- Europa – L’agenda macroeconomica europea per la settimana prossima prevede un incontro molto importante. Il 3 dicembre, infatti la BCE prenderà una decisione sui tassi di interesse. Ci sarà il tanto atteso rialzo? Staremo a vedere. Altri dati importanti per l’Eurozona sono la pubblicazione del PIL per il terzo trimestre, dopo il dato preliminare di metà novembre, ed il tasso di disoccupazione per il mese di ottobre. I vari Paesi dell’Eurozona renderanno noto l’indice PMI manifatturiero e l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, questi valori saranno poi anche calcolati a livello aggregato per l’Eurozona. In Germania sono attesi i dati relativi alle vendite al dettaglio, per il mese di ottobre, e gli ordinativi alle fabbriche; questi dati sono molto importanti per capire lo stato di salute delle imprese tedesche.
- USA – Settimana ricca di dati per l’economia americana. Archiviato il giorno del Ringraziamento, sono attesi per la settimana prossima i dati dell’indice ISM dell’occupazione, manifatturiera e non, e l’indice PMI composito per il mese di novembre. Altri dati importanti attesi sono l’indice ISM dei direttori agli acquisti e il tasso di disoccupazione del mese appena trascorso che, sulla base del consensus, dovrebbe essere in linea con il mese precedente.
- Giappone – In agenda per la settimana prossima dal Sol Levante avremo delle indicazioni sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio per il mese di ottobre. Grazie a questi dati capiremo un po’ come sta andando l’industria nipponica
- Brics – Dati importanti per l’industria cinese in arrivo la settimana prossima; sono previste infatti le pubblicazioni degli indici dei direttori agli acquisti per il mese di novembre e dell’indice PMI, manifatturiero e non. In India e Brasile sarà reso noto il dato sul PIL del terzo trimestre. In India inoltre sarà deciso il tasso di interesse, atteso in lieve aumento, mentre in Brasile sarà pubblicato il dato sull’inflazione e sulla produzione industriale.
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