Zimmermann (Lemanik): sovrappesiamo la Cina

Consideriamo le valutazioni azionarie di Cina, Giappone e Corea del Sud attrattive in un contesto di medio/lungo termine, e (alla luce del rialzo dei mercati) che ha favorito principalmente le grande capitalizzazione, puntiamo comunque ancora sulle società domestiche di piccole/medie dimensioni”, afferma Marcel Zimmermann, gestore che ha recentemente ottenuto un rating Citywire tripla A e responsabile del fondo Lemanik Asian Opportunity che ha realizzato dall’inizio dell’anno una performance del 21,15%.

In questo scenario, è stato incrementato il peso sulla Cina, che si attesta intorno al 23% con investimenti mirati ai settori dei servizi (software, sanità e finanziari in primis). “Non ci aspettiamo, inoltre, ulteriori misure espansive da parte della Bank of Japan con lo yen che manterrà una tendenza piuttosto stabile”, prosegue Zimmermann, “pertanto, il peso sul Giappone è stato ridimensionato dal 69,5% al 59%, ovvero sui titoli più sensibili verso la moneta nipponica. Infine, manteniamo il peso verso la Corea del Sud al 15% e ancora sottopesata la regione Asean”.

“In conclusione, ci aspettiamo ulteriori misure di stimoli monetari da parte della Bce che dovrebbero indebolire l’euro: in questo contesto abbiamo chiuso la copertura sul dollaro di Hong Kong e sullo yen”.

Non ci aspettiamo degli importanti rialzi entro la fine dell’anno. I mercati azionari, valutari ed obbligazioni restano per il momento paralizzati della incertezza intorno il primo rialzo dei tassi USA e dell’andamento economico dei paesi emergenti, in primis della Cina. Ma restiamo come già menzionato inizialmente sulle valutazioni fondamentali dei mercati sovrapesati”.

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