Segnali positivi, ma il rally di Natale non è ancora scontato

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com  del 26 novembre 2015

L’indice Ftse Mib quest’oggi si sta riportando al di sopra dei 22.500 punti dopo aver recuperato terreno nei giorni scorsi. Cosa è cambiato per il mercato e quali sono le sue attese nel breve?

Proprio oggi è cambiato qualcosa nel senso che il Ftse Mib a quota 22.355 punti ha superato la trendline discendente che dallo scorso 23 ottobre ingabbiava i corsi in un canale ribassista. Questo superamento, se sarà confermato anche nella prossima seduta, potrebbe favorire un ulteriore allungo dei corsi con target in prima battuta in area 22.875 punti, punto da cui è iniziata la trendline discendente di cui parlavamo prima, con un secondo target in area 23.000. In seguito il Ftse Mib potrebbe allungare ulteriormente il passo verso i 23.500/23.550. Sarà importante ora che venga confermato il superamento della trendline a 22.355 punti e in caso di esito positivo potremmo assistere ad una credibile inversione di tendenza al rialzo. Al momento il rally di Natale non appare così scontato perchè bisogna attendere ulteriori conferme, ma il segnale che sta generando oggi il Ftse Mib è di quelli importanti.
Se al contrario l’indice dovesse riportarsi al di sotto dei 22.355 punti, si potrà assistere ad un ritorno in area 22.000, con possibili movimenti laterali come accaduto dal 17 novembre scorso.

Tra i bancari Banco Popolare e Ubi Banca sono rimasti al palo senza sfruttare la positività di Piazza Affari. Come valuta l’impostazione di questi due titoli?

Per Banco Popolare stiamo assistendo ad un mero rallentamento tecnico visto che il titolo si è avvicinato nuovamente alla resistenza statica di breve termine a 13,7 euro. Sarà essenziale il superamento di questo livello oltre il quale si avrà un primo target a 14,1 euro e in seguito un obiettivo sul top del 14 ottobre a 14,3 euro e guardando più avanti mi focalizzerei sui 14,5/14,8 euro.
Lo stop loss darà da posizionare alla violazione del supporto dinamico di breve termine che passa in area 13,45 euro.

Ubi Banca lo vedo un po’ più debole rispetto a Banco Popolare anche perchè è stato respinto recentemente dalla media mobile a 21 sedute che al momento transita a quota 6,5 euro.
Solo il superamento della suddetta media mobile potrebbe favorire un rialzo credibile, dando continuazione al tentativo di ripresa iniziato lo scorso 16 novembre dopo l’avvicinamento del supporto a 6,2 euro. Al rialzo i prossimi obiettivi sono individuabili a 6,65 euro, dove transita la media mobile a 50 sedute, e poi a 6,8/6,9 euro, area resistenziale statica di medio termine.
A chi volesse acquistare suggerisco di fissare uno stop loss rigido alla violazione dei 6,4 euro, dove passa il supporto dinamico di breve termine.
Cosa può dirci in merito al rally odierno di STM che si è sta riportando a ridosso di area 7 euro?
STM ha oltrepassato a quota 6,8 euro la resistenza statica di medio periodo, generando così un segnale rialzista. A chi non è entrato sul titolo suggerisco di attendere il superamento dei 7,13 euro, massimo dello scorso 23 ottobre. Se non sarà riconquistato questo livello STM potrebbe disegnare un doppio massimo discendente, figura che presuppone una correzione. Sarà cruciale quindi la rottura dei 7,13 euro, oltre cui avremo un primo target a 7,4 euro e in seguito a 7,7 euro, con uno stop loss sotto 6,8 euro, la resistenza di cui ho parlato prima.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con interesse in questa fase di mercato?

Tra i titoli a minore capitalizzazione segnalo Massimo Zanetti Beverage che dalla fine di settembre è salito in maniera ascendente, con un’inversione di rotta a metà ottobre quando è stata superata la trendline ribassista di medio termine. Al momento il titolo sta sfruttando la media mobile a 21 sedute come supporto dinamica in area 8,96/9 euro e si sta muovendo al rialzo. In ottica di un ulteriore allungo il prossimo obiettivo è individuabile a 9,75 euro, a 19,25 euro poi e in seguito a 10,75/10,8 euro, con stop loss sotto quota 9 euro.

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