Relazione sul viaggio in Giappone: inflazione, Abenomics e robot

A cura di Jim Leaviss, M&G Investments
Il mese scorso siamo stati a Tokyo per un viaggio di studio.  La scoperta principale che hanno fatto i miei colleghi Anjulie Rusius e Anthony Doyle è che sono “fastidiosamente bravo al karaoke”.  Di fronte a questa accusa, non posso fare altro che alzare le mani.  Sfortunatamente per voi, il video ufficiale del viaggio non contiene nessuna delle mie esibizioni canore.  Parliamo invece del motivo per cui, contrariamente alla vulgata corrente, è possibile che le autorità giapponesi non vogliano né a) uno yen molto più debole, né b) un ulteriore rialzo dell’inflazione; forniamo un aggiornamento sui progressi dell’Abenomics e le “tre frecce”; e andiamo a conoscere Asimo, l’efficiente robot di Honda, per scoprire se la tecnologia possa salvare il Giappone dal rapido deterioramento demografico.
Scopriamo oggi che il governatore della Banca del Giappone Kuroda ha esteso la scadenza dei titoli di Stato (JGB) che saranno acquistati nell’ambito del QQE e ampliato la gamma di ETF acquistabili.  Inoltre, si è dichiarato consapevole del fatto che per la maggior parte delle persone il motivo di queste iniziative sarebbe risultato incomprensibile.  Siamo anche noi tra i “sorpresi”: non è questa la “freccia” che ha ancora il potere di dare impulso all’economia nipponica.
P.S. Il Giappone costa POCO.  Lo yen è sottovalutato di almeno il 25%.  Un martini dry al bar di un albergo di lusso con vista sul Palazzo Imperiale (modesta dimora che un tempo era stata stimata a un valore superiore a quello dell’intero mercato immobiliare della California, bla, bla, bla) è costato 4 sterline.  Si raccomanda un viaggio in Giappone al più presto.

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