Fineco AM varca la soglia dei 16 miliardi

Fabio Melisso (nella foto), ceo di Fineco Asset Management (società di gestione partecipata al 100% da FinecoBank) illustra a Bluerating i risultati ottenuti nel 2020 e gli obiettivi di sviluppo e crescita per quest’anno.
Come è andato il 2020 per Fineco AM?
Nell’anno della pandemia le masse in gestione di Fineco Asset Management hanno raggiunto i 16,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2020. Anche durante il 2020 abbiamo implementato la nostra gamma di prodotti, sia con soluzioni completamene in house sia rafforzando ulteriormente le partnership con le principali società di risparmio gestito. Abbiamo inoltre esteso il concetto di sostenibilità alle commissioni di performance, con il lancio del bollino “No Performance Fee”.

Nell’anno difficile della pandemia, quali sono i prodotti e le soluzioni su cui avete puntato di più e che hanno incontrato maggiore interesse sul mercato?
Entrando nella crisi scaturita dal Covid ci siamo subito mossi per cercare soluzioni che puntassero a proteggere il capitale, al contempo contribuendo a valorizzare la componente più liquida dei portafogli. Abbiamo quindi rapidamente creato autonomamente prodotti come il FAM Global Defence Fund 2023, un fondo a capitale interamente protetto orientato verso il mercato obbligazionario: il deciso apprezzamento da parte della clientela, con sottoscrizioni per oltre 700 milioni di euro, ci ha spinto a rinnovarlo a settembre adeguandolo al nuovo contesto di mercato. Sul fronte dell’equity abbiamo presentato FAM Evolution Target, una soluzione di investimento che automatizza i principi della finanza comportamentale permettendo un approccio graduale ai mercati azionari.

Avete fissato obiettivi per il 2021 in termini di raccolta e masse?
Il nostro obiettivo per il 2021 è quello di proseguire con il trend di crescita rapida e sostenuta che abbiamo avuto l’anno scorso, continuando a seguire la strada dell’innovazione di prodotto e di un time-to-market efficiente e particolarmente rapido. La chiave anche quest’anno sarà rispondere alle esigenze dei risparmiatori non solo con soluzioni imperniate sulla valorizzazione della liquidità ma anche all’esposizione dei mercati azionari con attenzione particolare verso quello asiatico che stanno già beneficiando di una rapida ripresa post pandemia. Affronteremo questi temi ovviamente attraverso il nostro prodotto di graduale accumulo, le nostre versioni target, in grado di sfruttare tutti i principi di finanza comportamentale offrendo al cliente il supporto di due alleati formidabili: metodo efficace di investimento e tecnologia a supporto in tutte le fasi di mercato. Manterremo centrale il concetto di sostenibilità anche in termini di costi, di trasparenza e di rispetto verso chi ci affida i propri risparmi.

Su quali soluzioni e servizi punterete di più quest’anno?
Per il 2021, crediamo che rimarrà fondamentale proteggere il capitale della nostra clientela, accompagnando i clienti verso il mercato dell’equity. I 1.682 miliardi di euro presenti nei conti correnti degli italiani dimostrano come il risparmiatore italiano sia alla ricerca di tutele per i propri risparmi. Questo è ciò che noi vogliamo offrire, proponendo ingressi graduali sui mercati, con prodotti che garantiscano un orizzonte temporale fisso, a 2, 3 o 5 anni con diversi profili rischio/rendimento. Se si mettessero al lavoro quei 1.682 miliardi, remunerando il capitale anche solo allo 0,5 per cento, alla fine dell’anno si otterrebbe un rendimento superiore agli otto miliardi di euro. Non muovendoli invece, si espongono alla sicura erosione da inflazione la quale ricordo essere ormai un obiettivo delle principali banche centrali mondiali.

Anche nel 2020, nonostante la pandemia, il risparmio gestito italiano e le reti di consulenza finanziaria hanno registrato ottimi risultati. Il trend positivo continuerà anche nel 2021?
Le sfide del risparmio gestito si stanno sempre di più allineando a quelle che tutti i settori produttivi
sono abituati ad affrontare quotidianamente quali la continua ricerca di efficienza, la grande competizione sui prezzi, l’aumento costante della trasparenza e la soddisfazione maniacale della clientela. Si tratta quindi di sfide che anche il nostro settore si trova ad affrontarne ormai con costanza e assidua frequenza. Le società che riusciranno ad adattarsi per filosofia, e non per forzatura o per un semplice aggiustamento alla normativa, sono quelle che potranno proseguire nel trend di crescita. Il nostro impegno è quello di tenere ben presenti sfide e centralità del cliente a beneficio di una crescita “sana” e sostenibile nel tempo.

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