“Dubito che la ripresa sarà solida tanto quanto prevede il Comitato – aggiunge Riley – per via delle continue incertezze sull’andamento del virus e sulla disoccupazione, così come sul risultato delle negoziazioni commerciali tra Regno Unito e Ue. La disoccupazione probabilmente raggiungerà un picco vicino al 10% entro fine anno, mentre la BoE prevede un 7,5% massimo, e l’incertezza sui negoziati con Bruxelles peserà sulla spesa delle imprese. Credo che sia plausibile aspettarsi che la banca centrale debba rivedere la propria posizione e fornire maggiore supporto all’economia. Sembrerebbe però che l’Istituto si sia distaccato dall’idea di tassi di interesse negativi e che lo stimolo possa realizzarsi sotto forma di maggiori acquisti di Gilt e di misure a supporto della concessione di prestiti bancari”.
Conclude l’esperto: “La sterlina si è lievemente rafforzata in scia alla svolta più falco dell’outlook del Comitato, ma il mercato dei Gilt mostra scetticismo verso la prospettiva di un inasprimento monetario da parte della BoE nei prossimi anni”.