Prospettive di BlackRock sull’investimento indicizzato e in Etf nel 2017

La divisione iShares di BlackRock, ha guidato il settore globale degli ETF nel 2016, segnando un nuovo record di afflussi per 140 miliardi di dollari, ascrivibile principalmente agli investimenti in ETF obbligazionari, core e smart beta. Equivalenti a una crescita organica del 13%, i flussi registrati nel 2016 riflettono la portata globale, la gamma di prodotti diversificata e la costante innovazione della divisione iShares.

Nel complesso, il settore globale degli ETF ha registrato afflussi netti per 375 miliardi di dollari nel 2016, superando i 348 miliardi di dollari totali dell’anno precedente.

Record su tutta la linea:

  • In termini di crescita, iShares ha stabilito un nuovo record negli USA (afflussi netti di 107 miliardi di dollari rispetto a 97 miliardi di dollari nel 2015) e in Europa (32 miliardi di dollari), confermandosi alla guida del mercato azionario di entrambe le regioni (USA: 38%, Europa 61%). Anche nella regione Asia-Pacifico gli ETF iShares hanno toccato livelli massimi durante l’anno, guadagnando oltre 10 miliardi di dollari 3.
  • Gli ETF obbligazionari iShares hanno raccolto investimenti senza precedenti per 60 miliardi di dollari, equivalenti al 52% di tutti gli afflussi netti in ETF a reddito fisso su scala globale. Gli ETF obbligazionari iShares hanno archiviato un record di investimenti netti sia negli USA (38 miliardi di dollari) che in Europa (21 miliardi di dollari).
  • La domanda di ETF smart beta globali iShares è salita a nuovi massimi, con afflussi netti per 20 miliardi di dollari. iShares si è classificata al primo posto nel mercato azionario smart beta globale (37%), grazie a investimenti netti per 9 miliardi negli ETF a volatilità minima.
  • Gli ETF Core iShares hanno segnato un record di afflussi netti globali pari a 67 miliardi di dollari. Dopo che a ottobre BlackRock ha ridefinito il prezzo dei suoi ETF Core iShares negli USA, l’attenzione degli investitori per questi prodotti è cresciuta più rapidamente del previsto, toccando quota 27 miliardi di dollari.
  • In tal senso, gli investitori istituzionali in cerca di alternative più semplici e meno costose ai derivati hanno trasferito circa 10 miliardi di dollari negli ETF iShares da posizioni in swap o futures.

Mark Wiedman, Global Head di iShares e Index Investments di BlackRock, ha dichiarato: “Gli ETF iShares stanno aiutando gli investitori di tutte le dimensioni a sviluppare portafogli più precisi ed efficienti. In un anno contrassegnato da cambiamenti politici senza precedenti e periodi di notevole incertezza di mercato, gli investitori hanno fatto registrare nuovi record, rivolgendo l’attenzione agli ETF sia per esprimere opinioni riguardo al mercato, che per cercare fonti di sovraperformance e opportunità d’investimento a lungo termine.”

“A nostro avviso, questo è solo l’inizio di una transizione storica verso gli ETF e le strategie di indicizzazione in senso lato. Riteniamo, infatti, che nei prossimi anni si assisterà a uno spostamento di miliardi e miliardi di dollari, mano a mano che l’adozione degli ETF da parte degli investitori istituzionali e i servizi di consulenza basati su commissioni nel settore retail acquisteranno slancio. Gli investitori continueranno a perseguire aspetti come l’efficienza, la qualità e il valore dell’indicizzazione per implementare strategie a breve e lungo termine.”

Prospettive di BlackRock sull’investimento indicizzato e in ETF nel 2017:

  1. Il modello attivo contro passivo lascerà posto alla strategia attivo e Chiedendo ai propri consulenti finanziari e gestori patrimoniali sia valore che servizi d’eccellenza, gli investitori costruiranno portafogli sempre più attivi, utilizzando ETF e fondi indicizzati a fianco di strategie alfa altamente convincenti.
  1. I gestori patrimoniali continueranno a muoversi dalla selezione dei prodotti alla costruzione dei portafogli. Con l’accelerazione del passaggio a una consulenza finanziaria basata su commissioni, i consulenti patrimoniali sostituiranno i costosi gestori attivi orientati agli indici con esposizioni più convenienti per i portafogli core dei clienti.
  1. Gli ETF obbligazionari continueranno a guidare la modernizzazione del mercato a reddito fisso. Il ricorso agli ETF obbligazionari è destinato ad aumentare, considerati l’approfondimento delle infrastrutture di mercato e il passaggio dei consulenti a ETF scalabili a basso costo in uno scenario sempre più orientato all’applicazione di commissioni. Gli ETF obbligazionari continueranno a influenzare il modo in cui acquirenti e venditori negoziano il rischio nell’universo a reddito fisso e svolgeranno un ruolo fondamentale per gli investitori chiamati ad affrontare uno scenario di aumento dei tassi e intenzionati a generare reddito dai loro portafogli.
  1. Gli investitori si sposteranno verso strategie ETF fattoriali concepite per sfruttare i driver di rendimento sottostanti. Nel segmento smart beta, gli ETF multifattoriali e basati su singoli fattori rappresenteranno un importante motore di crescita – a fianco delle strategie a volatilità minima – dal momento che sia gli investitori retail che quelli istituzionali intendono combinare il potenziale di sovraperformance con una riduzione dei costi nei propri portafogli core. L’innovazione smart beta si rifletterà verosimilmente anche nel settore del reddito fisso.
  1. Sempre più istituzioni passeranno agli ETF come asset sostitutivi o di riferimento per i prodotti derivati. Il costante aumento delle spese di bilancio delle banche ha spinto al rialzo anche il costo dell’utilizzo di futures e swap. Ecco perché gli ETF rappresentano ora non solo un’opzione più efficiente a livello di costi, ma anche un prodotto capace di offrire una maggiore semplicità operativa ed esposizioni più precise.

Rachel Lord, Head of EMEA iShares e Index Investments di BlackRock, ha dichiarato: “Gli ETF stanno svolgendo un ruolo cruciale nell’evoluzione del settore finanziario europeo. Gli investitori sono sempre più interessati agli ETF non solo come investimenti strategici, ma anche come allocazioni tattiche in portafoglio. Questi prodotti si confermeranno anche in futuro un motore spesso invisibile di soluzioni finanziarie che aiutano gli investitori di tutto il continente ad allocare i propri risparmi e i gestori patrimoniali a conseguire obiettivi di lungo termine per i clienti.”

Emanuele Bellingeri, Responsabile iShares per l’Italia, ha affermato: “Nel 2016 abbiamo riscontrato un ampio ricorso agli ETF da parte degli investitori che continuano a favorirne l’utilizzo in particolare in mercati contraddistinti da evidente incertezza e volatilità. Trasparenza e bassi costi, caratteristiche di questi prodotti, spingono un numero crescente di investimenti verso strategie in ETF in grado di far fronte a contesti sempre più sfidanti. In particolare in Italia, si osserva un aumento nell’adozione degli strumenti per accedere al reddito fisso, soprattutto corporate high yield e debito emergente, e una crescita nella domanda di fondi smart beta, che riteniamo proseguirà anche nel 2017”.

Il patrimonio globale gestito da iShares al 31 dicembre 2016 era pari a 1.300 miliardi di dollari.

 

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