2017, un altro anno irto d’insidie per la Fed

A cura di Amundi

La centoquindicesima legislatura del Congresso USA è iniziata il 3 gennaio, mentre Donald Trump assumerà le funzioni di presidente il 20 gennaio; rimangono forti incognite riguardo alla politica economica della nuova amministrazione e il minimo che si possa dire è che i membri del FOMC non sanno che pesci pigliare.

Oltre all’incertezza riguardo alla politica economica, il 2017 sarà caratterizzato anche da possibili cambiamenti strutturali della Fed. La piattaforma A Better Waypropone di chiedere al FOMC maggiori spiegazioni riguardo alle sue decisioni di politica monetaria, e di chiedere al presidente del Board of Governors di illustrare al Congresso perché le sue decisioni sui fed funds si differenziano dalla Reference Policy Rule, ovvero da una regola di Taylor classica.

Stati Uniti> Donald Trump invia nuovi segnali a favore di un maggior protezionismo. Sembra aumentare il rischio di negoziati commerciali carichi di tensione tra gli Stati Uniti e il resto del mondo (a partire dalla Cina e dal Messico). Nominando nei ruoli chiave persone note per le loro posizioni inflessibili, Trump indurisce la posizione del suo team così da ottenere le massime concessioni possibili dagli altri Paesi. Non dimentichiamoci, tuttavia, che queste nomine devono essere ancora convalidate dal Senato, ben lungi dall’aver sposato in toto le tesi protezionistiche.

Indicatori economici 

Zona Euro> Forte miglioramento del clima sulla fiducia delle imprese a dicembre. L’inflazione è in ripresa Il nostro scenario prevede un leggero rallentamento della crescita nel 2017, ma non tale da pregiudicare la ripresa dell’economia. Questi ultimi indicatori lasciano in realtà prevedere un’accelerazione. Ricordiamoci, tuttavia, che il 2017 sarà caratterizzato da forti incertezze politiche che potrebbero pesare sul clima di fiducia delle imprese e, di conseguenza, sulla crescita. Preferiamo rimanere prudenti. La ripresa dell’inflazione rimane legata per ora soprattutto agli effetti di base del prezzo del petrolio. Al momento, ci sono pochi segnali di inflazione dovuti alla dinamica del mercato interno europeo.

Stati Uniti> L’economia continua a produrre occupazione, aumentano i salari  L’aumento dei salari indica che al di là degli effetti temporanei di base legati al prezzo del petrolio, l’economia americana sta assistendo a un fenomeno di autentica reflazione indotta dal mercato del lavoro. A giudicare dagli indicatori sul clima di fiducia delle imprese, l’elezione di Trump è stata ben accolta, ma ciò potrebbe comunque creare una situazione di vulnerabilità nel caso in cui le sue politiche siano ritenute deludenti.

Mercati finanziari 

Obbligazioni governative Il rialzo dei tassi USA a lungo termine potrebbe continuare per alcune settimane, soprattutto per via del rialzo dell’inflazione complessiva. Detto ciò, qualsiasi dichiarazione della nuova amministrazione USA riguardo a una possibile guerra commerciale potrebbe cambiare la prospettiva.

Tassi di cambio Il biglietto verde potrebbe rafforzarsi leggermente nelle prossime settimane. Detto ciò, è una delle valute più sopravvalutate del mondo. E’ molto importante seguire il dibattito riguardo alla possibile adozione di una “border-adjustment tax” al Congresso, che potrebbe avere effetti molto positivi per il dollaro.

Credito Ottimo avvio d’anno per i mercati del credito con un restringimento degli spread principalmente nei segmenti con beta elevato come quelli delle obbligazioni HY e del debito finanziario subordinato, e performance positive dei mercati azionari. Le obbligazioni di carattere speculativo e i titoli finanziari continueranno a essere tra i segmenti più attraenti del credito anche nel 2017.

Azioni Dopo il rally successivo all’elezione di Donald Trump e al referendum italiano, i mercati azionari hanno iniziato il 2017 con un’intonazione positiva ma i volumi degli scambi sono rimasti tuttavia limitati i mercati sembrano avvertire l’esigenza di fare il punto della situa-zione. Il periodo che ci attende, per ammissione della stessa Fed, risentirà di un forte clima d’incertezza. Fino a che punto saranno attuati i programmi di Trump? L’inflazione riprenderà davvero a salire? Quale sarà l’esito delle elezioni che si terranno tra poco in Europa? Comunque, se i dati sugli utili per azioni (EPS) continueranno a migliorare e se l’inflazione continuerà a salire, i mercati azionari potranno riservare ancora delle sorprese.

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