Fondi, aumenta la pattuglia dei “sostenibili”

A cura di Morningstar

Sono una ventina i fondi socialmente responsabili lanciati nel Belpaese nel 2016 su un totale di 539 prodotti introdotti sul mercato dalle case di gestione italiane ed estere. Solo tre sono di diritto italiano: uno di Sella Gestioni (disponibile in due classi) e due di Amundi Sgr.

Fondi sostenibili in Borsa
Investimenti Sostenibili Lifegate, specializzato nell’impact investing, è stato anche il primo fondo sostenibile a debuttare in Borsa Italiana, lo scorso 22 novembre. Nato dalla collaborazione tra Sella Gestioni e Lifegate, investe in strumenti che generano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, grazie ad iniziative di edilizia, agricoltura e alimentazione sostenibile, accesso alla finanza, educazione e supporto all’ambiente.

Scelte tematiche
Amundi Accumulazione Low carbon tre e quattro sono specializzati in società le cui attività economiche sono caratterizzate da basse emissioni di carbonio. Entrambi prevedono un periodo di collocamento, che per il primo si è chiuso il 17 febbraio 2016 e per il secondo il 17 giugno 2016 e una successiva fase di accumulazione di cinque anni.

In Europa, il primato di BNP Paribas
Tutti gli altri comparti sostenibili che hanno debuttato sul mercato italiano sono domiciliati all’estero, prevalentemente in Lussemburgo e Irlanda, e sono disponibili anche in altri paesi europei. Tra le case di investimento più attive nel Vecchio continente nel 2016, il primato va a BNP Paribas con 19 nuovi fondi ed Etf socialmente responsabili.

“Il focus principale della società francese è nei prodotti che seguono indici Msci che escludono i produttori di armi di distruzione di massa”, spiega Ali Masarwah del team editoriale europeo di Morningstar. “Nonostante questi benchmark non includano solo poche aziende nei rispettivi universi azionari, sono attraenti per gli investitori istituzionali che aderiscono alla convenzione delle Nazioni Unite denominata Certain conventional weapon (CCWC), come mostrano gli elevati flussi verso questi prodotti indicizzati”.

La seconda società più attiva in Europa è stata Candriam (ex Dexia asset management), che ha raggiunto masse per 173 milioni attraverso i nuovi prodotti promossi dalla controllata New York Life Investments (dati al 6 gennaio 2017).

Etf o fondi?
Anche iShares (gruppo BlackRock) ha deciso di ampliare la gamma europea con la quotazione di tre Exchange traded fund sostenibili. “iShares Euro Corporate Bond Sustainability Screened 0-3 years ETF è l’unico obbligazionario con mandato ESG promosso nel Vecchio continente nel 2016 (è quotato sulla Borsa di Londra, Ndr)”, dice Masarwah. “Il patrimonio pari a 310 milioni di euro indica che c’è un grande interesse per questo tipo di investimenti con un approccio indicizzato. Il cugino BSF Sustainable Euro Bond ha raccolto solo poco meno di 30 milioni di euro” (al 10 gennaio 2017).

I più grandi
In termini patrimoniali, la tabella qui sotto mostra i cinque più grandi fondi collocati per la prima volta in Italia nel 2016. Oltre a due di BNP Paribas, figura UBI SICAV Social 4 Future, un bilanciato prudente, che costruisce il portafoglio seguendo principi di eticità e responsabilità sociale e che prevede la devoluzione di parte delle commissioni del primo anno al progetto Youth&Innovation dell’Unicef, per la formazione di 3 mila giovani siriani, palestinesi e libanesi presenti in Libano. Quarto e quinto sono due comparti che investono rispettivamente in azioni a medio-piccola capitalizzazione dei mercati emergenti e nel settore dell’ecologia.

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