Settimana cruciale: Fed e rialzo tassi, Uk e Brexit, Olanda ed elezioni

A cura di Alberto Biolzi, Responsabile Direzione Wealth Management di Cassa Lombarda
Il meeting della FED di questo mercoledì farà passare in secondo piano quasi tutti gli altri avvenimenti della settimana. È ormai dato per scontato che il FOMC alzerà i tassi di 25 bps a 0,75-1,00%. Durante il suo ultimo discorso, Janet Yellen ha dato il via libera al rialzo dei tassi e anche il rapporto sull’occupazione di febbraio è stato positivamente accolto dal mercato. Molto importanti saranno le “guidance”, che potrebbero essere meno accomodanti rispetto al recente passato e favorire un ulteriore movimento al rialzo dei tassi di interesse. Secondo alcuni analisti, la curva americana potrebbe appiattirsi con il tratto a 2 anni, previsto avvicinarsi a quello a 10 anni (movimento di flattening).
Molti i dati macro nel calendario Usa: l’inflazione (CPI), le vendite al dettaglio, i salari reali, gli indici manifatturieri regionali e i dati dell’immobiliare.
In Europa, il rischio politico sarà crescente con le elezioni legislative in Olanda. I due principali contendenti, l’attuale Premier Mark Rutte e Geert Wilders, risultano testa a testa nei sondaggi. Mentre una vittoria di Rutte farebbe sostanzialmente naufragare l’idea del referendum sulla permanenza nell’UE, anche in caso di vittoria di Wilders il Parlamento olandese potrebbe esser troppo frammentato per riuscire a portare avanti tale proposta. In questo caso, però, non si potrebbe escludere il rischio di un aumento degli euroscettici anche in Francia (pro Le Pen).
La Gran Bretagna dovrebbe a breve attivare l’articolo 50 del Trattato UE per avviare ufficialmente i negoziati sulla Brexit che dureranno due anni.
In settimana si riuniranno anche le Banche centrali di Regno Unito, Norvegia, e Svizzera, tutte previste mantenere lo status quo di politica monetaria.
La conclusione del plenum del Parlamento cinese potrebbe, inoltre, fornire nuove indicazioni sui piani di medio termine delle autorità. I leader del G20 si riuniranno il 17 e 18 marzo. Molto seguite saranno le dichiarazioni su FX e l’atteggiamento del Presidente Trump. In Europa, i dati di rilievo saranno inflazione (CPI), produzione industriale e Zew di marzo in Germania. In Cina, saranno pubblicati i dati dei prestiti, delle vendite al dettaglio e degli investimenti.

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