UK, la BoE è una colomba travestita da falco

A cura di David Basola, Responsabile per l’Italia di Mirabaud AM

Sebbene i dati sull’inflazione siano chiaramente al rialzo, il nostro scenario di base continua a non prevedere cambiamenti nella politica dei tassi della Bank of England (BoE). Infatti nonostante prezzi più alti ed una retorica della banca centrale che propende verso una svolta restrittiva, è probabile che questo atteggiamento rimanga confinato ai soli interventi verbali.

L’inflazione (inclusi i costi di alloggio per i proprietari di abitazione) è cresciuta al 2,3% lo scorso mese, soprattutto per il contributo dei costi del trasporto, derivante in particolare dai prezzi del petrolio. Per una banca centrale, questo sviluppo è da vedere come transitorio e crediamo che difficilmente porterà a un cambiamento della politica monetaria della BoE. Ad esempio, l’output gap resta in territorio negativo secondo diverse stime, comprese quelle del Fondo Monetario Internazionale, le quali suggeriscono come il rallentamento dell’attività economica continui a caratterizzare l’economia del Regno Unito.

Con una probabile decelerazione in vista, pensiamo che difficilmente la Bank of England aumenterà i tassi nel corso dei prossimi 12 mesi. Pertanto, non sopravvalutiamo le minute della banca centrale della scorsa settimana, che suggeriscono una pressione inflazionaria in rialzo. Pensiamo invece che il rallentamento delle attività economiche dominerà le prossime mosse della BoE.

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