Masi Agricola, i ricavi crescono del 5% a 64 milioni. Dividendo di 9 centesimi

Il CdA di Masi Agricola, quotata all’Aim Italia e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato dell’esercizio 2016.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni aumentano complessivamente del 5% circa, anche per effetto dell’inclusione del Gruppo Canevel nell’area di consolidamento, con un apporto di 1.549 migliaia di euro di ricavi. Questo spiega anche una parte dell’aumento in Italia, che è in larga prevalenza il maggior mercato di Canevel. Al netto di ciò, a perimetro costante si registra un incremento dei ricavi del +2,4% circa (+3,6% circa a cambi costanti), realizzato con una leggera crescita nelle Americhe, un leggero calo in Europa e crescite importanti, per lo meno in percentuale, in Italia (+16% circa) e in Asia (+11% circa).
L’ebitda si attesta a euro 15,4 milioni (con un margine che passa dal 26,6% al 24,1%), l’ebit a 10,1 milioni, l’utile netto a 6 milioni di euro. Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola, ha dichiarato: «Reputo positivo il risultato in termini di crescita, in un contesto di mercato che a livello internazionale non si è presentato facile per i vini fermi italiani in bottiglia. Con l’acquisizione di Canevel, riconosciuta specialista per gli spumanti premium, puntiamo a intercettare il trend positivo dei vini sparkling. La redditività si è mantenuta elevata rispetto al settore e in linea con le nostre attese: i dati risultano penalizzati da fenomeni strutturali in atto nella distribuzione e dalla ridotta attribuzione di supporti alla promozione dell’export».
La produzione di vini da uve appassite effettuata agli inizi del 2016 relativamente al millesimo 2015 è stata particolarmente proficua, in termini di quantità e qualità, in virtù di un’eccellente annata agraria e di una stagione di autunno-inverno caratterizzata da condizioni meteorologiche ottimali. L’annata agraria 2016 in Italia ha portato anch’essa risultati eccellente. Dal punto di vista delle quantità prodotte, il 2016 si pone al primo posto nella classifica degli ultimi dieci anni, seguito dal 2015, ma incrementando di oltre il 3%. La situazione delle singole Regioni, peraltro, si presenta piuttosto eterogenea ed è impattata in taluni casi anche dall’entrata in produzione di nuovi vigneti.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario ordinario, al lordo delle ritenute di legge, pari a circa 0,09 euro per azione, pari al 51% circa dell’utile netto risultante dal progetto di bilancio della Capogruppo, il cui stacco cedola avverrà il 22 maggio 2017 (record date 23 maggio 2017) e sarà in pagamento a partire dal 24 maggio 2017.

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