Shutdown Usa, ecco le conseguenze per i mercati finanziari

A cura di Wings Partners Sim

La pubblicazione dei Verbali dell’ultimo consiglio di politica monetaria della Federal Reserve, tenuto il 18-19 dicembre, hanno evidenziato l’intenzione di proseguire con il processo di rialzo dei tassi d’interesse nel corso del 2019. Tuttavia viene evidenziato come il basso livello dell’inflazione consenta al comitato di procedere in maniera paziente nel futuro prossimo, suggerendo una pausa degli interventi restrittivi (probabilmente almeno fino al giugno), per assicurare che i crescenti rischi ne-gativi dell’economia non si materializzino.

Nel frattempo torna all’attacco il Presidente Trump, questa volta contro il partito Democratico, responsabile di non garantire il finanziamento al muro di confine con il Messico. Tuttavia l’opposizione si rifiuta di considerare di avviare una trattativa politica a riguardo prima della fine dello shutdown parziale che dura da 19 giorni, voluto apertamente da Trump.

Il danno economico di questa situazione di stallo è importante, con effetti anche sulla sicurezza (non essendoci il budget per i controlli) e l’impossibilità di pagare 800.000 impiegati statali. A questo punto, secondo i ben informati, il Presidente starebbe valutando la possibilità di dichiarare “Emergenza Nazionale” e aggirare la necessità di ricevere l’autorizzazione del Congresso per finanziare il progetto, in caso sia impossibile raggiungere l’accordo con i Democratici.

Le rinnovate tensioni in patria determinano una perdita di fiducia sui mercati finanziari, determinando un indebolimento del dollaro e un ritorno di interesse sulle obbligazioni a scapito dell’azionario. Un fenomeno tipico di fuga dal rischio che riporta in auge i beni rifugio e potrebbe contribuire ad un ulteriore rallentamento economico per il Paese, scoraggiando gli investimenti.

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