Cnh Industrial: vendite sulla notizia dello scorporo, ma gli analisti sono fiduciosi

La reazione a caldo alla conferma dello scorporo, da completare entro il 2021, di Cnh Industrial in due distinte entità, entrambe quotate, focalizzate l’una sulle macchine agricole (Case e New Holland), l’altra sui camion e autobus di Iveco e sui motori di Powertrain, è stata la classica “sell on news”, col titolo che ha chiuso la giornata in rosso, ma le prospettive delineate dal management della holding controllata dal gruppo Exor (che ha già fatto sapere di voler restare azionista di riferimento sia della capogruppo sia delle due nuove entità) sembrano interessanti.

Anche perché la premessa del nuovo piano industriale 2020-2024, ribadita da Suzanne Heywood, presidente di Cnh Industrial, è quella di “creare due leader globali” che “sulla base di un accresciuto focus manageriale” accelereranno i rispettivi processi di innovazione, saranno “più agili in termini di pensiero strategico e parteciperanno attivamente al processo di consolidamento di settore”. In questo modo si punta a registrare una crescita in tutti i comparti.

Gli obiettivi dopo lo scorporo

Nel dettaglio, il settore agricoltura dovrebbe regitrare una crescita media annua (Cagr) del 5% a 16 miliardi di dollari a fine piano, un Ebit rettificato in crescita di 520 punti base al 14% al 2024 e un Roa in crescita di 1.300 punti base al 33% al 2024, a fronte di investimenti complessivi per 5,6 miliardi di dollari.

Per il settore costruzioni (dove una volta che il business “mostrerà un track record sostenibile nella crescita dei margini” il gruppo punta a cogliere nuove opportunità di fusione e acquisizione) si punta un Cagr delle vendite nette del 7%, un Ebit rettificato in crescita di 570 punti base al 9% a 4,6 miliardi di dollari al 2024 eun Roa in crescita di 1.600 punti base del 24% sempre al 2024, a fronte di investimenti previsti per 1,2 miliardi.

Nei veicoli commerciali, dove Iveco sembra intenzionata a puntare su nuove partnership, Cnh Industrial prevede una crescita media annua delle vendite nette dell’1% a 12 miliardi, un Ebit rettificato in aumento di 380 punti base al 7% al 2024 e un Roa in crescita di 700 punti base al 14% a fine piano a fronte di investimenti per 4,2 miliardi e del lancio di oltre 20 veicoli commerciali nell’arco di piano.

Nel segmento Powertrain si prevede di raggiungere un Cagr del 5% annuo a 6,1 miliardi, un Ebit rettificato in aumento di 110 punti base al 10% al 2024 e un Roa in crescita di 600 punti base al 32% con 1,9 miliardi di investimenti previsti in particolare per puntare su innovazioni di prodotto che consentano di abbattere l’emissione di CO2 ed estendere la leadership nella propulsione alternativa. Infine il portfolio dei servizi finanziari dovrebbe crescere mediamente del 4% annuo a 34 miliardi a fine piano, con un Ebit rettificato di 0,6 miliardi al 2024.

Il giudizio degli analisti

Prudente per ora la reazione degli analisti, con gli uomini di S&P Global Ratings che hanno sottolineato come l’annunciato spin-off per ora non influenzi la valutazione del gruppo, anche grazie all’assenza di aumenti di capitale e in attesa di maggiori dettagli sulla ripartizione del debito e “altre tecnicalità” dell’operazione, mentre gli esperti di Kepler Cheuvreux confermano la raccomandazione “buy” e il prezzo obiettivo di 13 dollari parlando di obiettivi “ambiziosi ma raggiungibili” e ritengono siano state delineate “mosse credibili” per raggiungerli.

Prudenti anche gli analisti tecnici, che segnalano un quadro “in evoluzione” per un titolo che resta “interessante”, con primi obiettivi rialzisti a breve individuati attorno a 11-11,5 euro in caso di superamento delle resistenze in area 10,15 euro. In caso di qualche ulteriore presa di profitto ma di prezzi che resistano attorno agli 8,6 euro, un più contenuto rimbalzo potrebbe comunque consentire a Cnh Industrial di risalire sui 9,4-9,6 euro per azione. Le stop loss nei due casi sono fissate attorno a 9 e attorno a 8,1 euro per azione.

La performance di Cnh Industrial a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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