La Cina pronta a un ulteriore allentamento monetario

I dati sui PMI manifatturieri cinesi rilasciati dal National Bureau e quelli Caixin/Markit sono stati divergenti nel mese di agosto: i primi sono diminuiti, restando al di sotto dei 50 punti, mentre i secondi indicano un miglioramento. Nel complesso, entrambe le letture sono vicine al livello neutrale di 50, il che indica ancora un debole slancio nella produzione, con ordini contenuti e ordinativi per le esportazioni in calo. E’ quanto sottolinea Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM.

Per quanto riguarda la politica monetaria, prosegue l’esperto, il vicepremier cinese ha partecipato la scorsa settimana a un incontro con il Financial Stability and Development Committee (FSDC), il più alto organo di regolamentazione finanziaria in Cina. L’atteggiamento sembra essere stato più accomodante: l’aggiustamento della politica anticiclica dovrebbe essere aumentato.

“Con il cambiamento del quadro monetario della PBoC e la riforma del Loan Prime Rate, ora ci aspettiamo tagli dei tassi di prestito a medio termine (medium-term lending facility – MLF)”, conclude l’economista.

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