Per Pirelli discrete notizie dai numeri Michelin

Pirelli & C. perde quota scivolando attorno ai 5,08 euro per azione dopo la pubblicazione dei dati di luglio di Michelin, dimostratisi nel complesso marginalmente positivi (vendite ferme in Europa, in ripresa negli Usa e America Latina, altalenanti in Cina) in quanto secondo gli analisti di Websim “mostrano qualche segno di recupero (e non di ulteriore rallentamento), uno scenario in qualche modo catturato nelle nostre stime sul secondo semestre (volumi a -2% in miglioramento rispetto al -5% del primo semestre)”.

Nell’ultima settimana di borsa il titolo Pirelli & C. ha del resto guadagnato poco meno del 9% sfruttando il diminuire delle tensioni sia in Italia, grazie al varo del nuovo governo, sia a livello internazionale, con l’annunciata ripresa dei colloqui commerciali tra Usa e Cina il mese prossimo. Alcune prese di profitto sono dunque fisiologiche e non sembrano poter intaccare un quadro tecnico molto positivo nel brevissimo termine e comunque positivo a breve termine.

Il giudizio degli analisti

Maggiore cautela continua a essere espressa dagli analisti tecnici per quanto riguarda le prospettive a medio e lungo termine del titolo. I primi obiettivi sono al momento indicati al rialzo attorno ai 5,1-5,3 euro, mentre al ribasso i supporti più immediati sono indicati in area 4,9-4,85 euro. Le ultime sedute del titolo non hanno visto una crescita dei volumi assieme a quella dei prezzi e confermano dunque la possibilità che il trend di brevissimo periodo si stia indebolendo.

Anche dagli indicatori vengono segnali di possibile frenata: lo stocastico è situato nella parte alta della sua fascia di oscillazione così come l’indicatore di forza relativa (Rsi), situazione che se conferma il trend positivo di breve periodo porta a segnalare la possibilità di qualche presa di profitto.

Moderatamente positivi restano gli analisti fondamentali che in assenza di eclatanti novità si attendono un utile per azione di 55 centesimi a fine anno e un dividendo di 20 centesimi. Ai livelli attuali il titolo tratta dunque circa 10,85 volte gli utili, con un dividend yield del 3,95%. Su 18 report pubblicati, la metà esprime un giudizio positivo (5 “buy” d 4 “outperform”) mentre 8 sono neutri (“hold”) e uno solo è negativo (“sell”).

Da notare che sia l’ultima trimestrale sia l’ultimo anno Pirelli & C. è riuscita a battere le attese in termini di utili per azione: nel primo caso con 20 centesimi a consuntivo contro i 12 centesimi attesi dal consenso, nel secondo con 58 centesimi contro i 54 centesimi mediamente previsti dagli analisti. Gli investitori sembrano sperare che le sorprese positive possano continuare, cosa che darebbe modo alle quotazioni di recuperare il gap ancora consistente (oltre il 26%) rispetto ai livelli di 12 mesi fa, o quanto meno il 9% di perdita accumulato rispetto a inizio 2019. Sarà così?

La performance di Pirelli in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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