Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 27 settembre 2019
Come da lei previsto il Ftse Mib non è riuscito a superare i massimi dell’anno ed è sceso fino ad area 21.500, da cui sta recuperando. La correzione delle ultime sedute si può considerare conclusa?
Dall’analisi del grafico del Ftse Mib si evince la formazione di un testa spalle inverso. All’eventuale conferma del superamento della soglia dei 22.330/22.340 punti potremmo assistere ad un ulteriore e deciso allungo dei corsi. L’obiettivo in tal caso sarà in area 23.000, con step intermedi a 22.500 e a 22.750 punti. Questo dal punto di vista squisitamente tecnico, mentre sul fronte dei fondamentali sono un po’ più scettico sulle prospettive di Piazza Affari nel breve. Le valutazioni del mercato nel complesso sembrano aver raggiunto un sostanziale punto di equilibrio almeno nel breve termine e quindi la corsa del Ftse Mib potrebbe essere agli sgoccioli. Dal punto di vista tecnico però ribadisco che la rottura della resistenza a 22.330/22.340 punti di Ftse Mib potrebbe innescare nuovi allunghi dei corsi.
Il consiglio è di posizionare uno stop loss estremamente rigido sotto quota 21.500 ed è questo il livello che non dovrà essere violato al ribasso dal Ftse Mib. Se ciò dovesse accadere si profilerebbe una brusca correzione in primis verso i 21.000 punti e in seguito in direzione dei 20.500 punti, senza escludere estensioni ribassiste fin verso area 20.000, da dove era partito l’attuale uptrend dalla seconda metà di agosto. Nuovi rialzi per il Ftse Mib non sono così scontati e se da un lato sono possibili dal punta di vista tecnico, lo sono meno sotto il profilo dei fondamentali.
Cosa può dirci in merito all’attuale impostazione di Banco BPM e Ubi Banca? Quali strategie ci può suggerire per entrambi?
Banco BPM è stato respinto dalla resistenza statica di medio termine a 1,96 euro e ha incrociato al ribasso le medie mobili a 21 e a 50 sedute, rispettivamente a 1,87 e a 1,8 euro. Il titolo rimane inquadrato in un movimento ribassista che potrebbe spingere i corsi in prima battuta verso gli 1,72/1,69 euro e in seguito in direzione dei minini di agosto in area 1,6 euro. Solo l’eventuale conferma del ritorno di Banco BPM sopra la resistenza statica a 1,84 euro permetterebbe lo sviluppo di un uptrend.
In tal caso per il titolo possiamo indicare un obiettivo a quota 1,95 euro.
Fca ha stornato circa un euro dai massimi di questo mese. Questa flessione ha creato opportunità per nuovi ingressi long?
Fca a inizio mese è stato respinto dalla resistenza statica di medio termine a 12,75 euro, avviando una discesa che lo ha portato a violare in rapida successione prima la media mobile a 21 sedute che ora transita a 12,26 euro e poi in area 12 euro ha bucato al ribasso l’analoga media a 50 periodi. Fca per il momento resta impostato al ribasso e i prossimi obiettivi sono individuabili a 11,35 euro in prima battuta e in seguito a 11/10,9 euro. Solamente l’eventuale conferma del superamento della soglia dei 12 euro permetterebbe un tentativo credibile di recupero, con obiettivi a 12,5 euro prima e a 12,75 euro in seguito.
Come valuta il recente andamento di Terna e quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?
Dal punto di vista tecnico Terna sta tentando di oltrepassare a quota 5,83 euro la trendline discendente che dalla fine di giugno scorso impedisce ai corsi di intraprendere uno stabile uptrend.