Operatori “alla finestra”

“Chiusura di settimana che sembra promettere poche emozioni, con la seconda audizione di Powell ieri (questa volta al Senato) passata sotto traccia (in pratica una fotocopia di quella del giorno precedente al Congresso) e qualche esitazione generata dai dati su inflazione USA usciti ieri leggermente superiori alle attese (+0,1% prezzi al consumo contro 0,0% atteso e +0,3% la componente “core” contro +0,2% atteso) il che fa nuovamente precipitare la probabilità di un taglio corposo (i famigerati 50 bps) in occasione della riunione della FED di luglio”. Ad affermarlo sono gli analisti di Wings Partners Sim, che di seguitospiegano nel dettaglio la loro view.

Il quadro geopolitico

Sul fronte geopolitico solo rumori di fondo, con un ennesimo Tweet presidenziale che lamenta la scarsa aderenza dei cinesi agli impegni presi (soprattutto per quanto riguarda l’acquisto di prodotto agricoli americani ) margine del passato G20; di contro sempre più attenzione allo stato di salute di Angela Merkel i cui tremori sono ormai oggetto di pesanti preoccupazioni e di prime ipotesi di avvicendamento al premierato.

Il trend dell’azionario e delle commodity

Mercati azionari quindi poco mossi, il che non ha comunque evitato al Dow di inanellare un nuovo record storico superando quota 27.000 punti, mercati valutari sostanzialmente stabili ed Oro in leggero arretramento ma comunque sopra quota 1.400$/oncia fanno da contorno alle performances ancora più che robuste del Petrolio, che si appresta a chiudere una settimana in deciso rialzo, complice anche l’impatto dell’uragano Barry che dopo aver prodotto la chiusura del 53% della capacità produttiva di greggio e 43% di gas naturale nell’area del Golfo si sta adesso avviando ad incerto atterraggio in Louisiana.

Metalli non ferrosi in consolidamento ieri, con lo scettro del migliore del comparto che passa dal Nickel (dopo l’annuncio del possibile blocco delle esportazioni indonesiane di materiale grezzo a partire dal 2020, ricordo che l’Indonesia produce cira 700.000t di nickel) ad un sorprendente Piombo che prosegue la sua corsa verso quota 2.000$ su volumi oltretutto robusti (7.500 lotti ieri, il livello più elevato dall’ottobre 2018) ed a discapito di un incremento del materiale disponibile all’LME ieri per 12.525t che ha portato il computo di metallo consegnabile ad oltre 50.000t per la prima volta dal giugno 2018.

 

 

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