Anima, conti ok per analisti e mercato

I conti trimestrali fanno bene ad Anima Holding, che nell’ultima settimana ha recuperato poco meno del 6% ed anche oggi parte in rialzo nonostante il clima generalmente negativo del mercato azionario italiano, influenzato come le altre piazze europee dal terzo calo mensile consecutivo dell’indice di fiducia dei consumatori tedeschi pubblicato da Gfk.

La trimestrale di Anima Holding

Per quanto riguarda il secondo trimestre di Anima, i numeri sono apparsi nel complesso leggermente migliori delle attese di consenso.Le commissioni nette di gestione crescono del 3,2% annuo a 71 milioni di euro (consensus: 71,5 milioni), quelle di performance balzano a 5,5 milioni contro i 4 milioni attesi e i 3 milioni del secondo trimestre 2018, mentre i ricavi totali salgono del 6% annuo a 82,2 Da parte loro i costi operativi calano di 20,9 milioni (-4% annuo), poco meno delle attese di consenso(calo di 22,2 milioni), consentendo all’Ebitda di salire del 10% su base annua a 61,3 milioni (contro i 59,3 milioni attesi) e all’utile netto di balzare a 36 milioni (+43% annuo) rispetto ai 27,6 milioni attesi (l’utile netto rettificato è invece salito del 5% annuo a 40,8 milioni, rispetto ad un consenso di 38,8 milioni).

I giudizi degli analisti su Anima

Quanto basta ad Equita Sim per confermare il proprio “buy” sul titolo e ritoccare il prezzo obiettivo da 4,9 a 5 euro per azione grazie al miglioramento delle proprie stime di utile per azione rettificato 2019-2021 (aumentate del 3%, principalmente per “i minori costi”, a fronte di conti apparsi nel complesso “solidi”). Nel complesso sul titolo, che in borsa capitalizza poco più di 1,3 miliardi di euro, sono al momento 5 i “buy” e 3 gli “outperform”, a fronte di un solo “hold” e nessun giudizio negativo. Il consenso parla di 43 centesimi di utile per azione per l’anno in corso e di un dividendo di 18 centesimi, sicché agli attuali livelli il titolo (che stamane oscilla sui 3,44-3,45 euro) vale circa 8 volte l’utile atteso con un dividend yield superiore al 5,2%.

Il quadro tecnico di Anima

Numeri allettanti, tanto più che il target price di consenso è di un euro superiore alle quotazioni correnti, con un potenziale rialzista implicito del 30% circa. Decisamente ottimisti anche gli analisti tecnici, che parlano di una fase rialzista per entrambi i trend di breve e di medio periodo che trova ulteriore conferma da quotazioni sopra le medie mobili sia veloce sia lenta, che stanno procedendo distaccate confermando un trend positivo ben definito. La strategia suggerita è dunque di acquistare il titolo e tenerlo in portafoglio finché il quadro tecnico manterrà le caratteristiche positive attuali.

Anima e il risiko nel risparmio gestito

A favore di questa impostazioni potrebbero inoltre giungere ulteriori notizie positive derivanti da un coinvolgimento di Anima nel risiko in atto nel settore del risparmio gestito italiano. Da tempo si parla infatti della possibilità che Anima ed Arca Sgr si integrino per dare vita a una piattaforma indipendente, ovvero che Anima possa provare a crescere per linee esterne rilevando un altro asset manager. Non è però da escludere neppure l’ipotesi che Anima stessa possa diventare preda, magari di un operatore estero. La composizione dell’azionariato, con solo Banco Bpm (al 14,67%) e Poste Italiane (col 10,32%) in possesso di percentuali a doppia cifra, sembrerebbe infatti consentire anche l’ipotesi di una offerta d’acquisto sul gruppo.

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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