Stmicroelectronics piace a Morgan Stanley, basterà per far salire il titolo?

Tra i titoli più amati dai trader che operano a Piazza Affari, Stmicroelectronics potrebbe oggi recuperare terreno dopo che nelle precedenti cinque sedute di borse le quotazioni sono calate dell’1,6%, grazie al miglioramento del giudizio a “overweight” da parte di Morgan Stanley che in un report ha anche alzato il target price a 12 mesi sul titolo da 18 a 20,5 euro per azione. Considerato che stamane i prezzi risalgono sopra i 17,5 euro, ciò vuol dire che per il broker americano l’upside potenziale è di circa il 17%, ben più di quanto Stmicroelectronics abbia guadagnato nei precedenti 12 mesi (+5,4% circa).

Il migliorato giudizio di Morgan Stanley si stacca nuovamente dal consenso, che al momento indicava un prezzo obiettivo appena sotto i 18,5 euro per azione, livello sfiorato il 12 settembre scorso quando Stm toccò il massimo di periodo a 18,48 euro per azione. A fronte degli 8,66 miliardi di euro di fatturato atteso nel corso dell’anno, l’utile dovrebbe risultare poco sopra un miliardo ante imposte, ovvero a 98 centesimi per azione (il P/E corrente sarebbe dunque poco sopra le 17,8 volte), con attese di consenso di un dividendo di 23 centesimi (dividend yield implicito dell’1,3%).

Dal punto di vista fondamentale, peraltro, il mercato dei semiconduttori in cui opera Stmicroelectronics continua a mostrare un andamento deludente. In agosto secondo i dati della Semiconductor Industry Association (Sia) le vendite globali sono calate del 15,9% su base annua a 34,2 miliardi di dollari. Da inizio 2019 non c’è stato ancora un mese che non abbia registrato un declino, con cali diffusi in tutte le aree ed in particolare nelle americhe (-29% su base annua in agosto).

Il giudizio degli analisti su Stmicroelectronics

Non si nota pertanto ancora alcun miglioramento su base geografica, nonostante le basi di paragone si facciano via via più facili, né vi è una maggiore visibilità a livello di linee di prodotto e questo rende difficile fare previsioni sull’andamento del business di ciascun gruppo, compreso Stmicroelectronics. Già il 19 giugno scorso Morgan Stanley aveva riavviato la copertura sul titolo con un giudizio di “overweight” (e un prezzo obiettivo a 12 mesi di 18 euro per azione). In quel caso il titolo oscillava ancora vicino ai minimi di fine maggio tra i 13,6 e i 14,5 euro ed aveva poi vissuto un rimbalzo sino a superare brevemente i 17,5 euro nella seconda metà di luglio (+20% in poco più di un mese).

Basterà anche questa volta la voce autorevole di Morgan Stanley per far salire ulteriormente le quotazioni, o l’ulteriore irrigidimento della politica mercantilistica dell’amministrazione Trump, che ieri ha fatto scattare nuovi dazi doganali questa volta contro le merci europee, indurrà gli investitori a maggiore prudenza, considerato anche la stagionalità storicamente avversa e le incertezze sulla tenuta della crescita mondiale ed europea (sulla quale grava anche il rischio di una Brexit senza accordo)? Per ora gli analisti tecnici non si sbilanciano e segnalano un trend moderatamente ribassista a breve sul titolo, neutrale ma in graduale peggioramento sul medio-lungo periodo.

Se gli acquisti dovessero comunque prevalere come in avvio di giornata, i primi obiettivi sono dati dalle aree di resistenza a 18,1-18,2 euro per azione, con possibile estensione in area 18,25-18,30 euro. Diversamente occhio alla tenuta dei supporti prima attorno ai 17,50-17,20 euro e poi più in basso e più distanziati appena sotto i 17 euro e a ridosso dei 16,50 euro per azione. Solo una o più chiusure sopra la media veloce potrebbe ribaltare lo scenario tornando a fornire un’indicazione positiva di brevissimo-breve periodo e nuovamente neutrale a medio-lungo termine.

La performance di Stmicroelectronics a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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