Netflix, accordo con Mediaset per la produzione di contenuti. Ma la procura indaga

Netflix ha raggiunto i due milioni di abbonati in Italia e annuncia un accordo con Mediaset per la produzione congiunta di contenuti nel nostro Paese. “Siamo cresciuti e continuiamo a crescere investiremo 200 milioni di euro nei prossimi due anni in contenuti italiani”, ha detto a Roma Reed Hastings, Ceo e fondatore di Netflix.

In base all’accordo, Mediaset e la piattaforma di contenuti in streaming produrranno sette film che andranno prima su Netflix e poi su Mediaset, accorciando la finestra di trasmissione. Per Alessandro Salem, direttore generale contenuti Mediaset, “Si tratta di produzioni per raccontare storie realizzate da talenti italiani”.

Intanto però la giustizia italiana ha aperto un’inchiesta per presunta evasione fiscale nei confronti di Netflix: secondo la procura di Milano, la piattaforma di streaming online dovrebbe pagare le tasse in Italia anche se non ha alcuna presenza fisica nel Paese. Per i pubblici ministeri, i cavi dei computer e i server che la piattaforma utilizza per consegnare i suoi contenuti alle case sono equivalenti a una presenza fisica sul territorio. L’indagine, è coordinata dal pubblico ministero Gaetano Ruta e affidata ai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza.

A Netflix non si contesta la “stabile organizzazione” occultata al fisco (com’è stato invece in altre inchieste fiscali milanesi che hanno riguardato Apple, Google o Facebook) e questo perché, pur avendo un’attività in Italia, Netflix non ha strutture e dipendenti che partecipano in modo rilevante all’attività che viene svolta, in questo caso in Olanda, nella sede europea. Per questo si ipotizza una “stabile organizzazione materiale” occulta.

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