Aeffe incrocia le dita e riparte, sarà la volta buona?

Le prospettive di un accordo commerciale tra Usa e Cina, quanto meno sui punti meno spinosi, si fanno sempre più concrete e i titoli del lusso, che risentono positivamente anche dell’offerta avanzata da Lvmh per Tiffany, ne beneficiano, dopo avere per mesi dovuto sopportare la pressione di acquisti in calo da parte in particolare, ma non solo, dei turisti cinesi (e a Hong Kong). Tra le piccole di Piazza Affari torna così a farsi vedere Aeffe (166 milioni di capitalizzazione), ieri protagonista di giornata e anche stamane subito in deciso allungo dopo le prime battute, col titolo che sfiora gli 1,6 euro per azione prima di rallentare il passo.

Il gruppo italiano fondato da Alberta Ferretti, tra le principali maison della moda italiana con un giro d’affari di quasi 350 milioni di euro l’anno, tratta attualmente 9,5 volte gli utili per azione escluse le componenti straordinarie (11,6 volte incluse anche tali poste) con un Roe del 10,16% ed avendo negli ultimi 4 anni registrato un tasso di crescita degli utili in media pari al 122%. I rischi di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti e le periodiche tensioni sullo spread Btp-Bund (la società ha 150 milioni di euro di debiti) hanno finora penalizzato il titolo, che da inizio anno perdeva alla chiusura di ieri il 38,4%, contro il -29,7% segnato rispetto a 12 mesi or sono.

La seduta di ieri, anche grazie al flusso di notizie in arrivo da Wall Street (dove Tiffany è salita di oltre il 30%) ha tuttavia impresso una prima svolta, consentendo al bilancio dell’ultima settimana di tornare ampiamente positivo e pari al +6,6%, riducendo il rosso dell’ultimo trimestre a poco meno del 18%. In caso di ulteriore distensione dello scenario geopolitico e commerciale, Aeffe potrebbe dunque recuperare significativamente terreno in borsa, almeno sino a ridosso della pubblicazione della trimestrale, la cui approvazione è attesa per il prossimo 13 novembre.

Il giudizio degli analisti su Aeffe

Il più recente report su Aeffe, rilasciato da Banca Imi a inizio mese, esprime un “buy” (acquistare) con prezzo obiettivo di 2,5 euro che se centrato consentirebbe un guadagno superiore al 55% dai livelli attuali. Positiva anche Mediobanca che a luglio aveva giudicato il titolo “outperform” anche in questo caso con un prezzo obiettivo di 2,5 euro per azione. Prudenti ma nel complesso positivi anche gli analisti tecnici che a brevissimo vedono un trend neutrale, mentre a breve il titolo risulta inserito in un trend positivo, rafforzato da un significativo incremento dei volumi nella seduta di ieri, con prezzi in netta ripresa.

Una uteriore conferma alla positività di breve periodo è data dal riportarsi della chiusura di Aeffe sopra la media mobile veloce, dopo che il prezzo aveva già superato dal basso verso l’alto la media mobile lenta. Nessuna particolare divergenza viene segnalata dallo stocastico mentre l’indicatore di forza relativa Rsi si sta portando nella fascia superiore della sua banda d’oscillazione ma non è ancora in ipercomprato e dunque non segnala per ora il rischio di inversioni di tendenza dovuta a possibili prese di profitto.

Per chi vuole provare a operare sul titolo, i primi obiettivi al rialzo sono indicati in area 1,58 euro (già raggiunti oggi in avvio di giornata) ovvero a 1,63-1,66 euro con possibile ulteriore estensione del movimento fino agli 1,68 euro per azione. In caso di incertezza, il titolo potrebbe invece scivolare verso gli 1,41-1,42 euro e poi da lì sugli 1,32-1,22 euro nel caso di nuove prese di profitto. Stante l’incertezza in merito alla reale forza e durata del movimento di recupero che pare appena partito il titolo non è stato ancora inserito in alcuna strategia rialzista, anche se l’avvicinarsi della trimestrale potrebbe suggerire di provare ad operare almeno in ottica di trading da parte degli investitori maggiormente avvezzi al rischio che volessero provare ad anticipare un successivo movimento più robusto e meno legato a temi giornalieri.

L’andamento di Aeffe in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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