Usa, spesa per consumi sorvegliata speciale

Mentre il PIL del terzo trimestre rispetto al periodo precedente annualizzato è risultato migliore del previsto, attestandosi all’1,9% rispetto alle aspettative del consensus dell’1,6%, esso sta decelerando su base sequenziale. Infatti nel primo trimestre di quest’anno il PIL è stato del 3,1%, il secondo trimestre è arrivato al 2% e ora abbiamo il terzo trimestre all’1,9%.

La spinta alla base è arrivata dai consumi, mentre gli investimenti fissi non residenziali sono diminuiti in misura maggiore dalla fine del 2015.

La spesa per i consumi rappresenta circa il 70% del PIL statunitense, ma rimane da verificare se continueranno a mantenere una certa resilienza (ieri il confidence board index è risultato più debole del previsto) per continuare a sostenere l’economia nel suo complesso, alla luce del momento di difficoltà che sta attraversando il settore manifatturiero”, fa notare Eoin Maher, Fundamentals Analyst Equities di Unigestion, che di seguito dettaglia la pripria view.

Su base annua il PIL del Q3 è aumentato del 2% nel corso del trimestre, il dato più debole della presidenza di Trump, che ha raggiunto il 3,2% nel secondo trimestre del 2018.

“Nonostante il rallentamento sequenziale, i dati sul PIL sono stati migliori del previsto. Il mercato potrebbe però reagire negativamente perché ciò ridurrebbe le possibilità di futuri tagli dei tassi da parte della Fed”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!