Investimenti, al via un nuovo super-cliclo per le materie prime

Le reiterate rassicurazioni delle maggiori banche centrali mondiali sul mantenimento di politiche monetarie espansive, malgrado qualche segnale di inflazione, e l’imminente varo del nuovo piano di stimolo americano da 1,9 trilioni di dollari si inseriscono in una stringa di notizie positive se guardiamo le importanti rilevazioni sul settore manifatturiero, con l’Europa che fa segnare il livello di confidenza più elevato in oltre un triennio e dati altrettanto confortanti portati dalla doppia rilevazione americana data dal Markit e dall’ISM”. Ad affermarlo è Michael Palatiello, amministratore delegato e strategist di Wings Partners Sim, che di seguito dettaglia e spiega la propria view.

Tuttavia non mancano richiami alla prudenza, e non solo in forza di diversi indicatori che sembrano segnalare un eccessiva confidenza dei mercati in questa fase (l’indicatore utilizzato da BofA rileva un grado di ottimismo tale da dare segnali di possibili inversioni di tendenza, come avvenne l’ultima volta nel 2007 a cui seguirono 12 mesi di mercato orso con una flessione complessiva del 13%) ma anche in vista della preoccupante evoluzione sul fronte pandemico, con la proliferazione delle varianti che sta provocando una evidente inversione nella curva dei contagi in occidente, in calo da qualche settimana.

Moniti questi che sembrano venire pienamente recepiti da Pechino questa mattina, che senza mezzi termini esprime preoccupazioni su situazioni di eccesso sui mercati (con un particolare richiamo a quelli oltremare) che possono sfociare in indesiderate e pericolose bolle; tanto basta a raffreddare gli animi questa mattina con l’Asia in generale contrazione ed un avvio europeo decisamente meno vibrante di quanto visto ieri.

Che ci si trovi all’alba di un nuovo superciclo delle materie prime, come sostengono alcuni (ma come si evidenzia sopra, non è un fenomeno poi così frequente nella storia passata), oppure solo in una fase di comprensibile rimbalzo dopo il brusco stop generato dai lockdowns generalizzati dello scorso anno, le materie prime ieri non sembrano voler partecipare alla festa rialzista.

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