Valute, l’euro index accusa un calo di volatilità

L’articolo della scorsa settimana era intitolato “Le opportunità sul Forex ora non riguardano l’Euro” in quanto avevo evidenziato, nella sezione “alcune idee sul dollaro Usa”, che la situazione del dollaro Usa era molto impegnativa. L’Euro index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) invece, è sempre lì. All’interno dell’ellisse riportata sul grafico ormai varie settimane fa.

Qualche giorno fa avevo presentato l’Rsi, mentre oggi propongo nella parte superiore del grafico la volatilità a 10 settimane annualizzata. Osserviamo una soglia importante al 5% e un’altra, anche se non visibile sul grafico, all’8%.
Il movimento tendenzialmente altalenante che ha caratterizzato ormai gli ultimi due mesi ha portato, ovviamente, a un calo della volatilità ben visibile sul grafico come sopra.
Non c’è molto da aggiungere. Ricopio pertanto la frase pubblicata la scorsa settimana.
Lo scenario dell’euro index è ancora “ribassista anche se tende alla neutralità”, mentre l’ipotesi di un pull back down è sempre valida.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 45% dei casi (in rialzo rispetto al 39% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un qualche importante rafforzamento dell’euro nei confronti del Brasilian real (+4,34%), della Turkish lira (+3,19%) e del South African Rand (+2,52%).
La Turkish lira sarà l’odierna protagonista della sezione “Trade opportunity”.

Ancora probabile la realizzazione di un prossimo pull back down seguito da una discesa, mentre l’euro inizia a guadagnare terreno nei confronti di alcune divise. L’ipotesi del Pull back down potrebbe essersi esaurita con il micro rialzo avvenuto durante l’ultima settimana di febbraio. Stiamo a vedere.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd effettua un movimento altalenante da metà gennaio. L’Eur/Aud potrebbe non essere in grado di confermare il recente picco a 1,57. L’Eur/Brl realizza un nuovo massimo assoluto oltre 6,90. L’Eur/Rub sempre in equilibrio precario sopra 88,50. L’Eur/Nzd testa la resistenza di breve a 1,67. Aumento di volatilità sull’Eur/Krw. L’Eur/Jpy verso un nuovo rafforzamento. L’Eur/Huf interessa il massimo relativo di 365 circa. L’Eur/Czk tenta la ripresa; interessante oltre 26,30. L’Eur/Cny testa il supporto di 7,75 circa. L’Eur/Chf verso un probabile nuovo massimo oltre 1,11.
La situazione dell’euro è ancore eterogenea.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl supera l’importante resistenza di 5,68 circa. L’Usd/Try potrebbe iniziare una “nuova” fase rialzista sopra 7,50. L’Usd/Sek incerta sotto 8,50. L’Usd/Rub testa il supporto di 73,5/0. L’Usd/Krw verso un probabile rialzo. L’Usd/Chf potrebbe proseguire l’attuale recupero.
Ho individuato pochi spunti operativi sul Dollaro Usa. Pochi, ma buoni. Almeno lo spero…

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 27 gennaio relativa all’Eur/Try.
Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:
“Long sopra 9,20 con obiettivi 9,85/90 e 10,45 (che sarebbe un nuovo massimo assoluto), poi 11,10 e 12,0/6. Short sotto 8,80 con obiettivi 8,35 e 7,80, poi 7,40 e 6,50.”
Nel nostro caso, il cedimento di 8,80 ha favorito qualche short e il quasi perfetto raggiungimento del primo obiettivo posto a 8,35 (realizzato tuttavia “soltanto” 8,354). Vedi l’operatività nel quadrato.
La divisa europea rimbalza quindi a seguito del test di 8,35, per poi realizzare un massimo relativo oltre 9, prima di ripiegare.
I recenti massimi daily si sono scontrati con una delle Fibonacci fan (in rosso), mentre le altre linee blu sono Gann lines. Queste ultime, invece, si sono dimostrate ottime come supporto; vedi la situazione da inizio mese. Attenzione anche all’attuale resistenza statica, recentemente ancora supporto, di 8.89.


Lo scenario puramente tecnico è, a dire poco, complesso e le prossime giornate saranno determinanti.
Avremo ben presto un nuovo segnale operativo, ora assente, mentre l’articolo odierno è propedeutico. Possibile un prossimo segnale long, ma cautela.
Long sopra 9,15 con obiettivi 9,35 e 9,50, poi 9,60 e 9,90. Short in caso di mancato superamento di 9,10/5 e sotto 8,60 con obiettivi rispettivi 8,75/60 e 8,40, poi 8,15 e 7,95/80.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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