Da qualche settimana evidenziavo l’ipotesi di un pull back down e, anche se non perfetto, l’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) ha realizzato un massimo relativo poco al di sotto della resistenza dinamica, ex supporto che sosteneva il trend ascendente del 2020, effettuando una configurazione grafica che assomiglia a un pull back down. Tutta questa fatica per dire che considerò avverata tale ipotesi.
L’indice ha quindi consolidato per qualche settimana per poi accusare un nuovo peggioramento e sempre destinato, molto probabilmente, a scendere ulteriormente. Un segno di moderato ottimismo viene individuato in corrispondenza dei minimi relativi di novembre scorso, che sono vicinissimi e potrebbero favorire un tentativo di recupero, ma un’estrema cautela è d’obbligo.
Attenzione inoltre al mio Efficiency Index che tende a riportarsi al di sotto di +15.
Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 45% dei casi (invariato rispetto al 45% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano due variazioni oltre +-2% nei confronti della Rupia India e della Turkish lira.
L’Euro Index mostra ora un doppio massimo discendente realizzato a cavallo del cedimento di un importante supporto dinamico e, pertanto, è ragionevolmente probabile una nuova correzione tecnica. Un eventuale rimbalzo avrebbe bisogno di una conferma.
Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Aud appare ancore debole dopo un ennesimo massimo discendente. L’Eur/Cad non sembra in grado di reagire positivamente e accusa una serie di nuovi minimi relativi. L’Eur/Chf rallenta l’ascesa in corrispondenza di 1.11 circa. L’Eur/Try si scontra con la resistenza di 9.20 circa. L’Eur/Rub potrebbe accelerare la discesa. L’Eur/Cny consolida attorno al minimo relativo di 7.73 e rischio di cedere ulteriormente. L’Eur/Pln trova un ostacolo a 4.60. L’Eur/Nok sempre più giù. L’Eur/Jpy si prende una pausa di riflessione. L’Eur/Gbp è nuovamente sui minimi dell’anno. C’è molta confusione per quanto riguarda l’euro, quindi tante possibilità di trade… L’Eur/Usd è il protagonista della sezione “Trade opportunity”.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Chf ha realizzato ieri un nuovo massimo dell’anno a 0.9375 circa. L’Usd/Zar testa il recente massimo relativo di 15.66. L’Usd/Try testa la resistenza statica di 7.80 circa, attenzione all’eventuale ritorno sotto 7.50. L’Usd/Sek deve fare i conti con l’ostacolo di 8.60. L’Usd/Rub consolida tra 73 e 75 circa. L’Usd/Nzd tenta di superare 1.41. L’Usd/Jpy realizza un nuovo massimo dell’anno oltre 109. Non sono molto ispirato nei confronti del Dollaro Usa, tranne che in pochi casi…
Trade opportunity
Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 10 febbraio relativa all’Eur/Usd. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:
“Short in caso di mancato superamento di 1.225/7 e sotto 1.204 con obiettivi rispettivi 1.204 e 1.195, poi 1.181 e 1.170/65. Long sopra 1.227 con obiettivi 1.239 e poi 1.248, poi 1.261/2 e 1.285”.
Nel nostro caso, il mancato superamento di 1.225/7 (realizzato 1.224) e il cedimento di 1.204 hanno favorito qualche short e l’ampio superamento del 2° obiettivo posto a 1.195 (realizzato 1.183, con il 3° obiettivo a 1.181).
La divisa europea non è riuscita a oltrepassare l’importante fascia di resistenza individuata a 1.225/7, per poi lasciar sul terreno il 3.33% circa del proprio valore in sole otto sedute.
Inoltre, abbiamo assistito ieri a un timido rimbalzo fisiologico, praticamente dal 3° livello di obiettivo/supporto di 1.181, anche se lo scenario puramente tecnico rimane, al momento, orientato verso il basso.
Ancora probabile un ulteriore cedimento dell’euro, ma attenzione all’eventuale ritorno al di sopra di 1.195, precedente obiettivo e attualmente Gann line.
Direi di proseguire in questo modo. Non m’invento nulla, in quanto utilizzo i livelli precedentemente individuati.
- Short in caso di mancato superamento di 1.195 e sotto 1.181 con obiettivi rispettivi 1.181 e 1.170/65, poi 1.152 e 1.132/0.
- Long quindi sopra 1.195 con obiettivi 1.208/12 e 1.225/7, poi 1.239/48.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat
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