Mercati, Fed: Powell manterrà un approccio “wait and see”

“Domani gli esperti della FED aumenteranno le stime sulla crescita del PIL statunitense. Powell confermerà la politica monetaria ultra-accomodante ancora per lungo tempo, “troppo presto” per cambiare strategia. Mercati obbligazionari in probabile tensione”. Queste le previsioni di Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia, che di seguito illustra nel dettaglio la propria view.

Riteniamo che l’esito del meeting del FOMC (Federal Open Market Committee) possa essere abbastanza scontato. Pensiamo che il presidente della FED, Jerome Powell, confermerà di non volere cambiare le strategie di politica monetaria: tassi invariati e piano di quantitative easing confermato all’acquisto mensile di 120 miliardi di dollari di titoli governativi (80 miliardi di dollari in Treasuries e 40 miliardi di dollari in Mortgage Backed Securities). Il “mantra” sarà: è ancora troppo presto per cambiare politica monetaria, perché gli obiettivi (occupazione e inflazione) sono ancora lontani.

Quindi, nonostante le pressioni sul mercato obbligazionario (sell-off di titoli governativi a lunga scadenza e rendimenti nominali dei bond a medio/lungo termine in forte rialzo) crediamo che Jerome Powell possa aggrapparsi ancora una volta all’approccio “wait and see” come aveva anche affermato nel recente forum organizzato da Wall Street Journal. Al WSJ Jobs Summit il numero uno del Federal Reserve System aveva ribadito che l’economia statunitense è ancora molto lontana dalla piena occupazione e anche il tasso d’inflazione non è vicino all’obiettivo medio del 2%.

Sarà un “non evento” o esistono elementi interessanti?

Nonostante non ci saranno variazioni nelle strategie monetarie crediamo che esistano degli elementi interessanti.

Proiezioni economiche 

Ci aspettiamo una marcata revisione al rialzo delle stime sul PIL rispetto all’outlook pubblicato il 16 dicembre 2020. La crescita del PIL grazie al relief plan da 1900 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden potrebbe arrivare fino a un +6% nel 2021 e un +3,5% nel 2022 (precedenti stime +4,2% nel 2021 e +3,2% nel 2022). Leggera revisione al ribasso per la disoccupazione. L’inflazione potrebbe essere confermata con le previsioni precedenti (1,8% nel 2021 e 1,9% nel 2022), lasciando intendere, come esplicitato più volte negli ultimi mesi, come le recenti pressioni rialziste sui prezzi siano considerate solamente temporanee.

Approccio della FED sui rendimenti crescenti dei bond

L’aspetto più interessante sarà nella sessione delle domande a Jerome Powell quando verrà chiesto cosa farà la Federal Reserve per allentare le tensioni sul mercato obbligazionario. Crediamo che Powell cercherà ancora di ripetere le stesse espressioni già affermate al meeting del WSJ su una economia ancora lontana dalla piena occupazione e con una inflazione non vicina all’obiettivo medio del 2%. Riteniamo che Powell non parlerà di controllo della curva dei rendimenti o di Operation Twist. Tali scelte potrebbero portare tensioni sui mercati obbligazionari con un rendimento del decennale che potrebbe toccare quota 1,75% nel corso delle prossime settimane.

Grafico Dot Plots

Altro elemento di sicuro interessante nel meeting è il grafico dot plots.  Nel precedente grafico un solo partecipante del FOMC su 17 si aspettava un rialzo dei tassi nel 2022, e 5 su 17 pensavano a un aumento del costo del denaro nel 2023. I restanti partecipanti si mostravano convinti di un livello dei tassi vicino allo 0 fino al 2023. Crediamo che questo grafico possa cambiare sulla scia del miglioramento delle condizioni economiche e sulle aspettative di un forte ritorno alla crescita. Riteniamo possibile che almeno altri 4 partecipanti possano modificare le loro aspettative su un aumento dei tassi nel 2023, portando il valore mediano al di sopra dei livelli attuali.

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