Forex, Euro Index in altalena prima di nuovo forte movimento direzionale

L’articolo della scorsa settimana era intitolato “L’euro si risveglia ma cade di nuovo” e, anche in questo inizio di settimana, il benchmark sembra tuttora propenso a indietreggiare. In effetti, l’ottava appena conclusa ha visto un rallentamento della discesa in essere e il test, non ancora concluso, dei minimi relativi di novembre.

Qualche rapido riscontro di analisi tecnica: all’inizio del mese, il –DI e DI hanno generato un segnale ribassista anche se con un Adx ribassista. Discendente anche l’Rsi (con una divergenza ribassista). L’Adx e l’Rsi sono presenti sul grafico. Tutti gli strumenti erano settati a 10 settimane. Il mio Efficiency index è sempre attorno a +15.

Probabile ora per l’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) un movimento altalenante esteso a qualche giornata prima di poter osservare un nuovo, e forse ampio, movimento dei prezzi.

La direzione sembra quella ribassista e solo il superamento confermato, settimanalmente, del massimo relativo di fine febbraio potrebbe compromettere tale ipotesi.

In effetti, non dobbiamo dimenticare il doppio massimo discendente realizzato dall’inizio dell’anno. Tale conformazione grafica è una vera e propria “croce” per l’indice di riferimento. Mai porre un limite alla provvidenza però… un rimbalzo è sempre possibile.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 39% dei casi (in calo rispetto al 45% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano tre variazioni oltre -2% nei confronti della Brasilian real, Mexican peso e South african rand.

Lo scenario puramente tecnico rimane favorevole al biglietto verde, ma raccomando la massima cautela per le prossime giornate. Un eventuale movimento laterale potrebbe generare qualche falso segnale. Possibile quindi un’accelerazione ribassista. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd flette dopo il mancato superamento di 1.20. L’Eur/Aud sembra intenzionato a realizzare nuovi minimi. L’Eur/Brl testa pericolosamente il supporto dinamico di 6.60. L’Eur/Try potrebbe cedere sotto 8.80. L’Eur/Rub non riesce a reagire. L’Eur/Pln si scontra con l’ostacolo di 4.60. L’Eur/Nok rallenta la discesa, ma sembra debole. L’Euro cede anche nei confronti del Mxn e potrebbe ritornare sui minimi. L’Eur/Huf testa il doppio massimo di 370 circa. L’Eur/Hkd potrebbe indietreggiare sotto 9.20. L’Eur/Czk negativo sotto 26.1/0. L’Eur/Cny verso nuovi minimi. L’Eur/Cad prosegue la discesa.

L’euro è molto debole e tenta solo qualche tentativo di rafforzamento.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl rischia molto sotto 5.50. L’Usd/Try è in equilibrio precario sopra 7.40. L’Usd/Rub testa il supporto statico di 72.50. L’Usd/Nok consolida attorno a 8.50. L’Usd/Jpy potrebbe accusare una flessione fisiologica sotto 108.20 circa. L’Usd/Dkk cerca di rimbalzare da 6.20. L’Usd/Chf dovrebbe flettere sotto 0.92. L’Usd/Cad scava ancora.

Il Dollaro ha un maggior contegno rispetto all’euro ed è “meno divertente” in questo momento.

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 25 febbraio relativa all’Eur/Jpy.

Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:

“Mantenere le eventuali residue posizioni in essere con stop a 127.30.

Nuovi long su tenuta di 127.5/3 e sopra 129.10 con obiettivi rispettivi 128.9/129.1 e 130.50, poi 131.70 e 133.5/135.0. Short tuttavia sotto 127.30 con obiettivi 126.2/0 e 125.2/0, poi 124 e 122 circa.”

Nel nostro caso, il superamento “sofferto” di 129.10 ha favorito qualche long e il perfetto raggiungimento del 1° obiettivo posto a 130.50 (realizzati lunedì e martedì 130.50; veramente oltre 130.49…). Inoltre, le eventuali residue posizioni in essere non sono state chiuse con lo stop a 127.30.

Per dirla tutta, mi aspettavo il proseguimento della tendenza in essere ben oltre 130.50, mentre la realizzazione del doppio massimo daily in corrispondenza di tale livello potrebbe nascondere un primo segnale di debolezza.

Inoltre, il movimento dell’Rsi, altalenante attorno a 70, accompagna il rialzo del sottostante, ma il ritorno confermato sotto 60 circa potrebbe costituire un segnale ribassista. Il livello era ovviamente 70 in assenza del movimento laterale che dipendente, ovviamente, dal periodo scelto in relazione all’estensione del trend del sottostante.

Lo scenario puramente tecnico rimane al momento rialzista, ma potrebbe essere ben presto messo a dura prova.

In primis, voglio proporre uno stop cautelativo in corrispondenza di 129.50 per cristallizzare l’utile delle eventuali residue posizioni in essere (vecchie e recenti). Gli obiettivi rialzisti sono invariati.

Quindi direi di procedere in questo modo. Sarò un sentimentale, ma sfrutto spesso gli stessi livelli, mentre voglio anche inserire un’area di “relativa neutralità”, come mi piace chiamarla, tra 129.10 e 130.70.

Short sotto 129.10 con obiettivi 127.50/3 e 126.2/0, poi 125.2/0 e 124/2.

Long solo sopra 130.70 con obiettivi 131.70 e 133.5, poi 135.0 e 136.3/4.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

 

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