Banche, la spinta sui mercati arriva dalla Bce

La Banca Centrale Europea allenta le tensioni sugli istituti dell’Unione. Parlando a un incontro organizzato da Morgan Stanley, il responsabile della Vigilanza della Bce, Andrea Enria ha dichiarato che, in assenza di sviluppi inattesi e particolarmente negativi nei prossimi mesi, la raccomandazione relativa al limite di distribuzione dei dividendi sarà abrogata e le banche potranno tornare alle proprie politiche di dividendo.

Gli analisti di Equita ritengono che le parole di Enria costituiscano un elemento di supporto per i titoli del settore bancario e del risparmio gestito (Banca Mediolanum, Banca Generali e Finecobank) e contribuiscano a ridurre l’incertezza relativa alla distribuzione dei dividendi dopo il 30 settembre.

In particolare, le banche che avevano previsto distribuzioni superiori alla soglia fissata dalla vigilanza, con pagamento dopo il 30 settembre sono:

  • Intesa Sanpaolo: che ha proposto il pagamento di riserve per 0,10 euro per azione (4.5% dividend yield) a valere sugli utili 2020, nonché un interim dividend (ammontare non specificato) sugli utili 2021 (target payout 70%);
  • Banca Mediolanum: 0.75 euro per azione (dividend yield 10%);
  • Banca Generali: 3.3 euro per azione (dividend yield 11%), di cui 2.7 euro dal 15-ott al 15-dic-21 e 0.6 euro dal 15-01 al 31-03-22;
  • Unicredit, che ha proposto la distribuzione di 652 mln di euro tramite buyback;
  • Banca Ifis: che ha dichiarato di voler distribuire il dividendo 2019 di 1.1 euro per azione(dividend yield 9.5%).

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