Avanti piano, ma ancora avanti. Questa la marcia del Fib, il future sull’indice Ftse Mib, arrivato a un soggio dall’attaccare il top a 24.680 punti, livello da dove era iniziata la brusca correzione legata alla diffusione della pandemia nel febbraio del 2020.
Un volta eventualmente testato e forse oltrepassato questo ostacolo, sarebbe indispensabile almeno una fase laterale di consolidamento di breve termine che permetta agli indicatori tecnici di allontanarsi dalla zona di ipercomprato prima di poter assistere a un ulteriore allungo del derivato verso la soglia a quota 25.000. Se invece i corsi dovessero essere respinti dai 24.680 punti si profilerebbe una correzione con primi target al di sotto della soglia dei 24.000 punti.
Aggiorna di nuovo invece il massimo storico il future sull’indice Dax, arrivato a oltrepassare anche la soglia dei 14.600 punti. E, nel caso in cui venga confermata la tenuta del dupporto dinamico ascendente di breve termine, i corsi potrebbero allungare ulteriomente il passo. Almeno in ottica di breve termine e nonostante l’ipercomprato tecnico che caratterizza il posizionamento dei principali indicatori.
Dal punto di vista operativo, al rialzo i prossimi obiettivi (nuovi massimi storici) sono individuabili in prima battuta in area 14.700/750 e in seguito a 14.850/900. Cruciale però posizionare uno stop loss (o stop and reverse) a 14.500 punti.
Nuovo massimo storico, infine, per il future strutturato sull’EuroStoxx 50, arrivato a segnare un top a 3.880 oltrepassando il precedente massimo a 3.870 del 20 febbraio 2020. Per proseguire nel movimento all’interno del canale rialzista iniziato nella seconda metà dello scorso novembre è ora cruciale che la candela odierna non sia uno spinning top, formazione che in genere preannuncia una correzione.
Operativamente, al rialzo il primo target è individuabile a 3.900 punti e il successivo in area 4.000. Stop loss o stop and reverse da posizionare sul supporto dinamico ascendente a 3.775 punti.
