Asset allocation, settore costruzioni: le azioni su cui puntare in vista del Recovery Fund

Nel documento di segnalazione annuale destinato al Governo, l’Antitrust ha proposto la sospensione temporanea dell’applicazione del Codice degli Appalti per permettere un’accelerazione degli investimenti infrastrutturali supportati dal Recovery Fund.

In particolare, nel documento presentato dall’Antitrust è stata sottolineata la necessità di una riforma corale del Codice degli Appalti ma alla luce delle risorse disponibili grazie al piano Next Generation EU e dei tempi ridotti per utilizzarle (opere completate entro il 2026) la soluzione migliore sarebbe la sospensione temporanea del Codice degli Appalti e l’utilizzo delle sole direttive europee per le gare di appalto con una struttura ad-hoc per vigilare sulle opere finanziate.

La semplificazione delle procedure di autorizzazione e assegnazione delle opere è, secondo gli analisti di Equita, un passaggio fondamentale per poter sfruttare il potenziale delle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund.

Oltre a una revisione del Codice degli Appalti, su cui si ricorda è già stato applicato un regime di deroga con il DL semplificazioni (i.e. poteri straordinari alle stazioni appaltanti, deroga alle gare europea e commissari straordinari) valido fino a fine 2021, saràperò  necessario rivedere i processi di valutazione di impatto ambientale, i pareri delle Sovraintendenze e gli iter ministeriali. In quest’ottica è stata avviata una commissione tra il ministero delle Infrastrutture e i ministeri della Transazione ecologica e della Cultura per identificare come questi processi possano essere efficientati.

Tra i titoli più esposti agli investimenti infrastrutturali in Italia gli analisti di Equita segnalano:

  • Webuild (22% del fatturato 2020 generato in Italia);
  • Buzzi Unicem (16% del fatturato 2019 in Italia);
  • Trevi (circa il 10% del fatturato in Italia).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!