Forex, la discesa dell’euro non è finita

L’Euro Index non ha deluso le aspettative e si è ulteriormente indebolito durante le ultime sedute, confermando pertanto la precedente ipotesi e il titolo della mia precedente analisi.

Essendo un nemico naturale della noia, vi presento oggi l’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) in versione Kagi (Reversal amount 3%) e osserviamo perfettamente l’attuale trend discendente di lungo periodo, nonché la recente discesa in essere, mentre ho evidenziato con un’elisse una possibile area di supporto/obiettivo.

Anche in questo modo osserviamo un trend di breve periodo orientato verso il basso, quindi favorevole al biglietto verde, che potrebbe proseguire ulteriormente. Emergono altri supporti intermedi, uno dei quali vicinissimo ai livelli attuali, ma l’area evidenziata sembra molto importante prendendo in considerazione gli ultimi movimenti dei prezzi. Da un’altra prospettiva, il grafico Point and Figure 1*3 lascia trasparire un’area di supporto a 124/3, mentre l’ultimo “cerchio” è a 128.

Tutto questo per dire che è probabile un ulteriore indebolimento del nostro benchmark di riferimento.

Scritto questo, ricordando che i trend azionari del 2003, 2009 e 2020 sono iniziati a marzo, che oggi è l’ultimo giorno di marzo, e inserendo nell’equazione le leggi di Murphy, è probabile l’inizio di una fase ascendente primaria dell’euro nei confronti delle altre valute.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 39% dei casi (in lieve aumento rispetto al 30% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano 3 variazioni oltre +2% nei confronti di Brasilian real, Colombian peso e Turkish lira. Invece, la divisa europea perde -2.60% rispetto al Pakistan rupia…

La situazione complessiva si riconferma dunque negativa per l’Euro Index ed è probabile un ulteriore peggioramento. Probabile tuttavia il raggiungimento di qualche importante supporto intermedio nell’immediato dopo Pasqua.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud consolida in trappola tra 1.525 e 1.56 circa, ma potrebbe essere interessante oltre la resistenza. L’Eur/Brl deve confermare il recupero. L’Eur/Zar sta per accusare nuovi minimi relativi. L’Eur/Try è diretto invece verso nuovi massimi. L’Eur/Sek potrebbe generare un segnale di rafforzamento sopra 10.30. L’Eur/Nzd testa l’importante 1.70. L’Eur/Nok sta per accelerare la discesa. L’Eur/Mxn realizza “forse” un T&S ribassista dal mese di febbraio. L’Eur/Krw sta per andare short sotto 1225. L’Eur/Jpy si mantiene al di sopra del doppio livello di supporto di 128.50 circa. L’Eur/Hkd e l’Eur/Cny sono sui minimi dell’anno e tendono a peggiorare. L’Eur/Cad rimane debole.

I segnali sono contrastanti nei confronti dell’Euro. Vedi la sezione “Trade opportunity” per l’Eur/Usd.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl cerca di tornare sui recenti massimi storici, ma cautela. L’Usd/Cad potrebbe rimbalzare sopra 1.265 (livello attuale…). L’Usd/Try in una bolla speculativa. L’Usd/Sek in ripresa testa l’importante 8.80. L’Usd/Rub si appresta a rimbalzare sopra 77. L’Usd/Nzd consolida da qualche giorno, ma è probabile una ripresa sopra 1.44. L’Usd/Nok intrappola tra 8.4 e 8.7 circa. L’Usd/Krw verso un nuovo rialzo. L’Usd/Jpy effettua un rimbalzo deciso. L’Usd/Gbp potrebbe iniziare una fase ascendente oltre 0.735. L’Usd/Cny è maturo per la ripresa. C’è qualche opportunità in arrivo per il biglietto verde.

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 10 marzo relativa all’Eur/Usd. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:

“Short in caso di mancato superamento di 1.195 e sotto 1.181 con obiettivi rispettivi 1.181 e 1.170/65, poi 1.152 e 1.132/0. Long quindi sopra 1.195 con obiettivi 1.208/12 e 1.225/7, poi 1.239/48”.

Nel nostro caso, l’effimero superamento di 1.195 ha generato qualche falso segnale siccome l’euro ha testato, per bene quattro sedute, 1.1990 circa. Successivamente, il ritorno sotto 1.195 ha favorito qualche short e il quasi raggiungimento del 2° obiettivo posto a 1.170/65 (realizzato al momento 1.1704, ma la discesa prosegue).

Con il sennò di poi, ho sbagliato nell’utilizzare la resistenza di 1.195 come cuore della mia precedente strategia operativa, visto che il vicinissimo 1.2000 aveva una rilevanza psicologica molto, ma molto più importante. Mai aver rimpianti nel trading. Accadrà molte altre volte… Lo scenario puramente tecnico rimane, al momento, ribassista ed è probabile il proseguimento della tendenza in essere.

Il precedente primo obiettivo ribassista di 1.181, ora doppio livello di resistenza anche per il passaggio di una trend line discendente, dovrebbe costituire l’ostacolo da superare per aprire la strada, per lo meno, a un tentativo di recupero.

L’attuale fase ribassista non mostra ancora segnali di rallentamento o di esaurimento e, pertanto, imposterò la mia nuova strategia di conseguenza.

Direi di proseguire in questo modo. Short in caso di mancato superamento di 1.180/1 e sotto 1.165 con obiettivi rispettivi 1.170/65 e 1.152, poi 1.132/20. Qualche tentativo long sopra 1.181 con obiettivi 1.195 e 1.208/12, poi 1.225/7 e 1.239/48.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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