Mercati, ecco il primo report Esg sulla compliance della Materiality Map delle quotate italiane

V-Finance, Sustainable Finance Partner di Borsa Italiana, società del gruppo IR Top Consulting specializzata in ESG Advisory, ha presentato il primo ESG Report in Italia elaborato su tutte le società italiane quotate in Borsa Italiana (376) nei rispettivi mercati di riferimento (MTA, FTSE Mib e AIM). La ricerca analizza i Bilanci di sostenibilità e le Dichiarazioni Non Finanziarie individuando i temi di materialità e considerando la loro compliance rispetto agli standard settoriali della Materiality Map® di SASB.

Risultato, solo il 49% rendiconta la sostenibilità (71% MTA, 22% FTSE MIB, 7% AIM). Alta però la compliance dei temi materiali rendicontati rispetto alla Materiality Map® di SASB con una media del 60%: Human Capital il tema materiale più rendicontato. L’analisi rappresenta inoltre una “Guideline della sostenibilità” per l’analisi settoriale dei temi materiali delle società quotate ed in particolare delle PMI

Tutte le aziende analizzate si riferiscono ai GRI Standard come criteri di rendicontazione. Tali criteri vedono l’analisi di materialità e la definizione dei temi materiali come il fulcro da cui partire per analizzare la sostenibilità di una azienda. I temi materiali, così come definiti dai GRI Standards, sono quegli aspetti che riflettono gli impatti significativi economici, ambientali e sociali di un’impresa e/o influenzano in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder.

Nel reporting di sostenibilità la “materialità” è il principio che determina quali temi rilevanti sono sufficientemente importanti da renderne essenziale la rendicontazione. Ritenendo i temi materiali alla base della sostenibilità, l’analisi si è concentrata su tali aspetti comparandoli rispetto alle indicazioni della Materiality Map® di SASB.

Anna Lambiase, ad di V-Finance ha commentato: “La domanda di trasparenza sulla sostenibilità delle società quotate da parte degli investitori ECM è in costante crescita e i numeri lo testimoniano; secondo le ultime statistiche Morningstar il numero di Fondi ESG europei è arrivato a 3.196 nel 2020 (+52% vs 2019) eppure soltanto il 49% delle società quotate sui listini di Borsa Italiana rendiconta la sostenibilità e la percentuale di PMI che elabora il Bilancio di sostenibilità è ancora molto limitata: il mercato AIM vede soltanto 13 società (9% sul totale AIM) elaborare il bilancio di sostenibilità, pari al 7% delle quotate che rendicontano le informazioni non finanziarie. La mission di SASB consiste nello stabilire standard di rendicontazione specifici per settore merceologico considerando le singole variabili ESG che facilitino la comunicazione tra società e investitori su informazioni finanziariamente rilevanti e utili per le decisioni di investimento. Tali informazioni dovrebbero essere pertinenti, affidabili e comparabili tra le aziende su base globale. L’obiettivo che ci siamo prefissi infatti è dotare le società quotate di uno strumento che possa rappresentare una “Guideline della sostenibilità”, che attraverso la scelta dei temi materiali più adeguati per il proprio business, possa per esprimere il proprio valore e la propria sostenibilità nei confronti degli investitori e degli stakeholder secondo le cinque dimensioni ESG individuate da SASB ossia Ambiente, Social Capital, Human Capital, Business Model & Innovation, Leadership & Governance. Grazie a questa prima analisi sulla sostenibilità potremo supportare le società italiane quotate nell’identificazione dei temi materiali che meglio rappresentano l’azienda e le società che accompagniamo nel ruolo di advisor finanziario nel percorso di IPO preparandole al confronto con i nuovi investitori ESG nazionali e internazionali”.

Il numero complessivo di aziende analizzate è stato di 184 società quotate ossia il 49% dell’intero mercato azionario, mentre il restante 51% non pubblica alcun bilancio di sostenibilità, in particolare:

  • Il 71% appartiene al mercato MTA (131 società, pari al 66% del totale MTA, di cui 57 del Segmento STAR), il 58% delle quali redigono la DNF e il restante 9% un report di sostenibilità;
  • Il 22% appartiene al mercato FTSE MIB (40 società, pari al 100% del totale MIB, di cui 2 del Segmento STAR), l’88% delle quali redigono la DNF e il restante 12% un report di sostenibilità;
  • Il 7% appartiene al mercato AIM (13 società, pari al 9% del totale AIM), che realizzano report di sostenibilità (tranne una che, appartenendo ad un gruppo sottoposto ad obbligo di rendicontare la DNF, diffonde il documento della controllante).

Il report V-Finance è stato pensato:

  • per le aziende: per dotarle di una “Guideline della sostenibilità” che, attraverso la definizione dei temi materiali più adeguati in funzione del loro settore di mercato, possano sviluppare un’informativa e una rendicontazione completa e oggettiva adottando un approccio specifico basato sulle variabili ESG settoriali elaborate da SASB e implementare un percorso sostenibile per la loro strategia di sviluppo del business.
  • per gli investitori: per aiutarli nelle loro scelte di investimento attraverso l’analisi oggettiva delle variabili ESG che, grazie al ranking per ogni singola azienda, possono essere comparate indipendentemente dalla dimensione e dal mercato di appartenenza, guidando gli investitori nella scelta oggettiva delle migliori società sostenibili.

Metodologia di analisi e Ranking

Il report V-Finance ha analizzato i temi materiali rendicontati (report di sostenibilità/DNF) pubblicati nel 2020 (anno fiscale 2019) e li ha confrontati con la SASB Materiality Map®.

L’analisi è stata strutturata in tre fasi distinte.

Nella prima fase di raccolta dati sono stati analizzati i report di sostenibilità o le DNF (Dichiarazioni non Finanziarie) pubblicati da ciascuna società e identificati i relativi temi materiali rendicontati.

Nella prima fase di raccolta dati sono stati analizzati i report di sostenibilità o le DNF (Dichiarazioni non Finanziarie) pubblicati da ciascuna società e identificati i relativi temi materiali rendicontati.

L’elaborazione dei dati (seconda fase) è stata realizzata seguendo tre passaggi:

  • suddivisione dei temi materiali in funzione della classificazione SASB (26 variabili);
  • standardizzazione dei temi materiali per ciascuna variabile con accorpamento in keyword;
  • identificazione del numero di temi materiali per ciascuna delle 26 classi di temi materiali della Materiality Map di SASB.

Per ciascuno dei 26 temi ESG è stata individuata anche la numerosità in termini di keyword.

Nella terza fase, per ciascuna delle 184 società analizzate, sono stati confrontati i temi materiali rendicontati con quelli definiti dalla Materiality Map® di SASB come prioritari per il settore di appartenenza ed è stato attribuito un punteggio per ciascun tema materiale definito come segue:

  • • un punteggio “base” per ogni tema materiale NON rilevante per il mercato di appartenenza secondo la Materiality Map® SASB;
  • • un valore raddoppiato (rispetto al punteggio base) per ogni tema materiale RILEVANTE per il mercato di appartenenza secondo la Materiality Map® SASB.

La Materiality Map di SASB analizza 77 settori merceologici e, per ciascuno di essi, identifica i temi materiali più rilevanti per ciascun business per rendicontare gli aspetti di sostenibilità attraverso le metriche più adeguate al settore di riferimento.

La Materiality Map SASB analizza 11 macrocategorie di mercato che rappresentano l’industry di riferimento dell’impresa: beni di consumo, lavorazione di minerali, finanza, alimentare, sanitario, infrastrutture, energie rinnovabili, trasformazione delle risorse, servizi, tecnologia e comunicazioni, trasporti. Ciascuno di questi macrosettori è diviso a sua volta in sotto segmenti ad esempio il macrosettore dei trasporti è suddiviso in 9 sotto segmenti (tra cui aereo, navale, automobilistico, ferroviario,…), il macrosettore tecnologia e comunicazioni in 6 settori etc per un totale di 77 micro settori merceologici analizzati. Per ciascun micro settore sono stati individuati gli indicatori specifici ESG che devono essere prioritariamente rendicontati come “temi materiali” (Materiality Issue).

Nella Materiality Map di SASB i 77 microsettori merceologici vengono poi incrociati con le “Materiality Issue”, ovvero le variabili ESG. Tali Materiality Issue sono suddivise in 5 macro variabili che rappresentano le dimensioni di sostenibilità: Ambiente, Social Capital, Human Capital, Business Model& Innovation, Leadership&Governance. Ciascuna macro variabile è a sua volta suddivisa in micro variabili per un totale di 26 variabili ESG.

Il Macro mercato che risulta essere più “compliant” con la Materiality Map di SASB è l’estrazione e la lavorazione di minerali che ha ottenuto una media (ponderata con il numero di aziende appartenenti al macrosettore) del 53,31%, seguito dal settore trasformazione delle risorse (52,58%) e i beni di consumo (48,81%). Il settore meno performante è la Sanità con il 38,34%.

Considerando tutti i microsettori merceologici di SASB emerge al primo posto il mercato dell’Estrazione e lavorazione dei materiali per l’edilizia (appartenente al macromercato “lavorazione ed estrazione di minerali”) con uno score di circa il 63% in termini di livello di compliance sui temi materiali rispetto alla Materiality Map SASB. Seguono i settori Trasporto su rotaia con un rating medio del 61,29% e Raffinazione di petrolio & gas con il 60% di rating medio. Il microsettore più distante dai criteri di analisi dei temi materiali secondo SASB è quello dei “Servizi bancari di investimento e intermediazione”.

I risultati della ricerca per singola variabile “ESG”

1) Ambiente

Le variabili della matrice SASB che appartengono all’ambiente sono:

  • Emissioni GHG
  • Qualità dell’Aria
  • Gestione dell’Energia
  • Gestione dell’acqua e delle acque reflue
  • Gestione dei rifiuti e dei materiali pericolosi
  • Impatto Ecologico Ambientale

In ambito Ambientale il macromercato più in linea con SASB per i temi materiali rendicontati è quello dei Trasporti con il 59,42% di ranking attribuito in media alle società del settore. Seguono i mercati Trasformazione delle risorse (57,57%) e Lavorazione ed estrazione dei minerali (53,91%). I settori meno performanti in ambito ambientale sono Finanza (17,86%) e Sanità (23,81%).

A livello di microsettore il mercato più compliant è “Raffinazione di petrolio e gas” con il 100% delle aziende che rendicontano i temi materiali Ambientali, seguito dal trasporto marittimo di merci (77,78%) e il trasporto su rotaia (75,00%).

Su 184 società analizzate 103 società hanno scelto come tema materiale la Gestione dell’energia seguita dall’impatto ecologico ambientale (98) e le emissioni GHG (88).

2) Social capital

Le variabili della matrice SASB che appartengono Social Capital sono:

  • Diritti umani e relazioni comunitarie
  • Privacy del cliente
  • Sicurezza dei dati
  • Accessibilità e convenienza
  • Qualità e sicurezza del prodotto
  • Benessere del cliente
  • Pratiche di vendita ed etichettatura dei prodotti

In ambito Social Capital il macromercato più in linea con SASB per i temi rendicontati è quello della Finanza con il 52,80% di ranking attribuito in media alle società del settore. Seguono il settore Sanità (51,48%) e Prodotti alimentari e bevande (50,97%).

Ultimo è il mercato della lavorazione ed estrazione di minerali in cui solo il 26,12% rendiconta le variabili Social Capital rispetto alla Materiality Map di SASB.

A livello di microsettore il mercato più compliant con la Materiality Map di SASB è l’assistenza sanitaria gestita con il 100% delle aziende che rendicontano i temi materiali Social Capital, seguito dalle bevande alcoliche (87,50%) e le assicurazioni (75,00%).

Per quanto riguarda il dettaglio delle variabili Social Capital rendicontate, al primo posto troviamo i Diritti Umani inseriti come temi materiali da 156 aziende, seguito dalla Qualità e sicurezza del prodotto riportato da 126 società.

3) Human capital

Le variabili della matrice SASB analizzate nell’Human Capital sono:

  • Pratiche di lavoro
  • Salute e sicurezza dei dipendenti
  • Coinvolgimento Dipendenti, Diversità e Inclusione

La variabile Human Capital ha registrato il più ampio punteggio sia come a livello di macromercato che di microsettore dimostrando un’altissima attenzione per la rendicontazione sul capitale umano da parte delle società italiane.

Analizzando i dati, infatti, il macromercato più in linea con la Materiality Map di SASB per i temi human capital è quello della Trasformazione delle risorse con il 96% di ranking attribuito in media alle società del settore.

Seguono il settore Lavorazione ed estrazione di minerali (94%) e Beni di consumo (88%). Ultimo nella classifica il mercato dei servizi con il 76% delle società quotate che rendiconta le variabili Human Capital.

Analizzando le tre variabili che compongono la Human Capital ben 171 aziende hanno rendicontato tra i temi materiali le Pratiche di lavoro, 160 la salute e sicurezza dei dipendenti e 140 la diversity e le pari opportunità.

4) Business model & innovation

Le variabili della matrice SASB analizzate nel Business Model & Innovation sono:

  • Design del prodotto e Gestione del ciclo di vita
  • Resilienza del modello di business
  • Gestione della catena di approvvigionamento
  • Approvvigionamento ed efficienza dei materiali
  • Impatti fisici del cambiamento climatico

Il macromercato più in linea con SASB per i temi materiali rendicontati è quello della Lavorazione ed estrazione di minerali con il 65,4% di ranking attribuito in media alle società del settore; seguono i mercati Trasformazione delle risorse (63,83%) e Beni di Consumo (63,81%).

Ultimo mercato è la Sanità con il 37,3% delle società quotate che rendiconta la variabile Business Model & Innovation.

A livello di microsettore al primo posto si colloca l’Abbigliamento, accessori e calzature con il 76% seguito da Banche commerciali (70,8%) e Macchine industriali (61,9%).

Analizzando le variabili che compongono la Business Model & Innovation, al primo posto si colloca la resilienza del modello di business con 145 società che lo hanno scelto come tema materiale, seguito dal Design del prodotto e gestione del ciclo di vita scelto da 133 società e dalla Gestione della catena di approvvigionamento (106).

5) Leadership & governance

Le variabili della Materiality Map di SASB analizzate nella Governance sono:

  • Etica del business
  • Comportamento competitivo
  • Gestione dell’ambiente legale e normativo
  • Gestione del rischio di incidenti critici
  • Gestione del rischio sistemico

Il macromercato più in linea con SASB per i temi rendicontati è quello della Lavorazione ed estrazione di risorse con il 58% di ranking attribuito in media alle società del settore. Seguono il settore della Sanità (53%) seguito dai Servizi (51%). All’ultimo posto si colloca il mercato Tecnologia e Comunicazioni per il 27,70%.

A livello di microsettore emerge al primo posto Giocattoli e articoli sportivi con un ranking medio dell’80% per compliance con la Materiality Map di SASB relativamente alla Governance, seguito dall’Estrazione di petrolio e gas (75,00%) e dal settore Trasporto su rotaia (71,43%).

Analizzando le variabili che compongono la Governance emerge al primo posto l’Etica del Business con 137 società che l’hanno scelta come tema materiale, seguita dalla Gestione dell’ambiente legale e normativo (121 aziende). Si ricorda che all’interno di questa variabile si colloca la variabile Anticorruzione, particolarmente oggetto di attenzione da parte del mercato italiano. Si segnala invece una limitata presenza della variabile “Gestione del rischio” come tema materiale riportato dalle società analizzate.

Conclusioni

Le evidenze emerse dalla ricerca2 sottolineano la necessità di sviluppare un’informativa oggettiva adottando un approccio specifico basato sugli indicatori settoriali che rappresentino validi benchmark per la scelta dei temi materiali da rendicontare.

Le società italiane quotate analizzate presentano una buona compliance rispetto alla matrice di materialità di SASB, sistema di rendicontazione molto diffuso in America. Riteniamo che l’analisi di materialità sia il fulcro della sostenibilità e di una rendicontazione analitica e puntuale e in questo contesto la Materiality Map® di SASB fornisce, infatti, uno standard di riferimento per la rendicontazione delle informazioni sulla sostenibilità analizzando un’ampia gamma di tematiche ESG.

L’evoluzione degli standard di rendicontazione in corso è destinata ad accelerare il processo di ricerca di uno standard unico condiviso per la rendicontazione e questa ricerca può essere considerata il primo studio in Italia che analizza tutte le società quotate (GRI compliant) valutando l’integrazione dei due standard GRI e SASB, attraverso i temi materiali rendicontati.

Anche l’evoluzione regolamentare in corso è destinata ad accelerare con l’adozione globale degli investimenti ESG. In particolare, l’introduzione del regolamento Ue 2019/2088 della Commissione europea sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (Sustainable finance disclosure regulation, o Sfdr) dello scorso 10 marzo 2021 ha aumentato e uniformato i requisiti di reporting dei processi di investimento ESG in capo ai partecipanti ai mercati finanziari rafforzando la trasparenza necessaria all’intero mercato. Lato emittenti quotati è necessaria una maggiore disclosure e rendicontazione sulla sostenibilità e questa analisi vuole rappresentare una “Guideline della sostenibilità” per le società quotate.

V-Finance, che affianca le aziende italiane quotate nel percorso di sostenibilità e le PMI nel percorso di “IPO sostenibile”, con IR Top Consulting, utilizzerà questa analisi per aiutare le società nella scelta dei temi materiali più adeguati per il proprio business, al fine di esprimere al meglio il proprio valore e la propria sostenibilità nei confronti degli investitori e degli stakeholder.

Il Report sarà presentato il prossimo 16 giugno all’interno dell’ESG Investor Day, dedicato alle Small e Mid Cap quotate, organizzato da IR Top Consulting in collaborazione con V-Finance. Per iscrizioni: link ZOOM.

 

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