Mercati, il Btp allunga ancora la scadenza

Sembra ieri eppure sono passati 30 anni da quando i nostri titoli di Stato ottennero la maturità sui mercati, allungando la scadenza del Btp a dieci anni, per la precisione nel 1991 fu emesso il primo decennale con scadenza marzo 2001, cedola del 12,5%, Isin IT0000126778, ovviamente in vecchie lire. Questo passaggio portò i nostri titoli ad attrarre l’interesse degli investitori internazionali, grazie anche alla quotazione sul mercato dei futures di Londra, seguito l’anno successivo dalla negoziazione anche sul Mif della Borsa Italiana, consentendo molti volumi di scambio grazie anche agli arbitraggi con le quotazioni di Londra. La quotazione in Italia fu anche all’avanguardia, sperimentando con successo la trattazione telematica, mentre il contratto a Londra trattava ancora alle grida. Alla fine del 1993 vide la luce il primo trentennale ancora operativo, con cedola 9% e scadenza nel novembre 2023 (IT0000366655), che quota oggi intorno a 123,90. Il titolo ha visto nel corso della sua storia di quotazioni un minimo di prezzo a 67,15 nella crisi del marzo del 1995 ed un massimo assoluto nel mese di settembre 2005 a quota 172,66. Per la cronaca nel periodo di crisi del 2011 il minimo toccato fu nel mese di novembre a quota 104,43.

Nel 2016 dopo la forte volatilità dei governativi degli anni precedenti per l’attacco all’euro, grazie alla stabilizzazione dei mercati sotto l’egida della Bce, il Tesoro emise il primo titolo a 50 anni con scadenza marzo 2067, 2.8% (IT0005217390) ad un prezzo di 99.194 a fronte di una quotazione oggi di circa 123,5, che esprime un rendimento a scadenza di poco superiore al 2%. Un grande successo per il Tesoro, che con questa operazione ha allungato la duration del debito abbassando anche i rendimenti.

Le nuove emissioni governative sotto i riflettori

Negli ultimi mesi molti Paesi avevano con successo sperimentato un’emissione a 100 anni ed anche l’Italia sembrava sul punto di emettere il suo primo “Btp centenario”. Per ora questa possibilità non è ancora matura, ma alla luce del grande successo della seconda emissione di Btp 50 anni avvenuta in questa settimana, i tempi potrebbero accorciarsi.

Il Tesoro italiano ha avviato il collocamento del Btp dual tranche con il nuovo 50 anni e la riapertura del 7 anni ancora con la formula del sindacato. Boom di ordini sui due Btp per complessivi 113 miliardi, la tranche con scadenza  2072 ha visto ordini per  oltre 64 miliardi e quella 2028 oltre i 60 miliardi. Il  rendimento del nuovo 50 anni, 1° marzo 2072, è stato fissato a 47 punti base sul tasso del Btp settembre 2051, dopo prime indicazioni in area 50 punti poi riviste in area 48 punti. Mentre il tasso della riapertura del Btp a sette anni, 15 marzo 2028, è stato fissato a 9 punti base su quello del Btp settembre 2027 dopo prime indicazioni in area 12 punti base poi riviste in area 10 punti.

Nel dettaglio il Btp 1° marzo 2072, offre una cedola annua lorda di 2.15%, pagabile su base semestrale, prezzo  99.467 equivalente a un rendimento lordo pari a 2.179%. Ammontare emesso 5 miliardi ed isin IT0005441883; la riapertura del Btp 0.25% 14 marzo 2028 ha un rendimento lordo dello 0.362% e prezzo di 99.238. Ammontare 7 miliardi ed isin IT0005433690. Rating Baa3/ BBB e lotto minimo 100euro con multipli di mille. Entrambi i titoli hanno performato molto bene dopo il collocamento.

Non siamo stati i soli ad essere attivi dopo la sosta Pasquale, il Portogallo ha avviato il collocamento di un nuovo titolo di stato a 10 anni, ricevendo ordini per oltre 32,5 miliardi di euro a fronte dei 4 emessi. Il rendimento è stato fissato a 28 punti base sul tasso midswap dopo prime indicazioni in area 29 punti base. Il titolo ha  scadenza 17 ottobre 2031, una cedola del 0.3%, Isin PTOTEOOE0033 e taglio minimo retail.

La Francia è rimasta sul lungo, incrementando di 2 miliardi l’Oat 0.75% con scadenza 2052 (Isin FR0013480613).

Per la prima volta nel corso del 2021  è tornata sul mercato la Romania che ha collocato 3.5 miliardi di euro di un’obbligazione senior suddivisa in due tranche. La prima tranche, con durata 12 anni, ha un importo di 2 miliardi, con una guidance iniziale di 225 punti base sopra il tasso midswap ristretta poi a MS+195 punti base e di una seconda tranche con durata 20 anni, con una guidance iniziale di 265 punti base sopra il tasso midswap abbassata poi a 225 punti base.  Buona la domanda sul nome che ha superato i 6 miliardi di euro per  la prima tranche ed i quattro miliardi per la seconda tranche. Il bond a 12 anni (Isin XS2330503694)   paga un cedola annua fissa pari a 2%;  il bond a 20 anni (XS2330514899)  paga una cedola annua fissa pari al 2.75%. La Romania ha rating  Baa3/BBB- ed il taglio minimo di negoziazione dei due bond è di mille euro, negoziabile anche per la clientela retail. Ottimo successo del deal nel grey market successivo.

Tra le regioni spagnole, debutto dell’Andalusia sul mercato dei green bond, con la prima emissione sostenibile benchmark a scadenza decennale con rendimento a +18 rispetto al Bonos di riferimento; Isin ES0000090847 e taglio minimo da mille euro con multipli di mille.

Sul mercato green la Russia potrebbe lanciare il suo primo green bond tra la fine di maggio e giugno, dopo aver pre-selezionato progetto finanziabile per un controvalore di 90 miliardi di rubli, circa 1.8 miliardi di dollari. Anche la Gran Bretagna si candida a diventare leader europeo nel lancio di obbligazioni green, con un programma fino a 15 miliardi di sterline da immettere nel  corso dell’anno, con il bond del debutto in pista per la prossima estate.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Piano, piano è in ripresa anche l’attività corporate e financial, con Investitionsbank Berlin con rating AAA che ha iniziato il collocamento di una  nuova obbligazione senior con scadenza a otto anni, 18 aprile 2028 dell’ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento 1 punto base sotto il tasso midswap. Lotto minimo 100k+100k ed isin DE000A2YN1B4.

Sempre nel settore finanziario Lansforsakringar Bank AB (LANSBK) ha in corso il collocamento di un’obbligazione  senior preferred con scadenza 15 aprile 2026. Il titolo offre un rendimento iniziale di 60 punti base sopra il tasso midswap. Rating A- e lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro.

Nel settore auto, la TI Automotive Finance sta collocando 600 milioni di euro entro fine settimana con un rendimento iniziale stimato intorno al 4%. Si tratterà di un titolo a scadenza otto anni con call a partire dal terzo anno, rating atteso B3/B+.

Dalla finanziaria del gruppo Fca Bank, collocamento di 850 milioni con scadenza breve a tre anni e rendimento fissato a ms+50. Successo del deal con i book che hanno raggiunto oltre 3.5 miliardi di ordini che hanno permesso di restringere il rendimento dall’iniziale ms+75/80. Rating atteso Baa1/BBB/BBB+ con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Settore trasporti attivo con l’aeroporto di Gatwick che ha portato 300 milioni di sterline con scadenza a 9 anni e rendimento in area Ukt+190, rating dell’emittente Baa2/BBB/BBB+, con richieste oltre dieci volte l’offerta superando i 3.4 miliardi. Il titolo segue l’analoga offerta dell’altro aeroporto londinese di Heathrow che aveva emesso con successo a fine marzo 500 milioni di euro al 2030 con cedola del 1.125% (Isin XS2328823104) e rating BBB+.

La banca d’affari Goldman Sachs ha emesso due tranche di obbligazioni callable a tasso fisso, di cui una con scadenza 31 marzo 2024 (tre anni) e l’altra con scadenza 31 marzo 2031 (10 anni). Entrambe sono denominate in dollari. Il lotto minimo acquistabile è di 2.000 dollari. Cedole fisse per le due scadenze: 0,6% per le obbligazioni a 3 anni  (XS1970502255) e 2,5% per quelle a dieci anni (XS1970502339). Le obbligazioni Goldman sono rimborsabili anticipatamente a partire dal secondo anno dopo l’emissione. Rating BBB+/A.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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